mercoledì 25 maggio 2011

In progress.



E' già da qualche tempo che sto lavorando ad un progetto decisamente AMBIZIOSO, ben sapendo che in certi ambienti (editoriali o imprenditoriali che siano) dove tutti sono amici di amici, dove vige la conduzione familiare, generalmente un progetto di tale portata deve in qualche modo essere "sponsorizzato" da una conoscenza, da un gancio, da una presentazione di qualcuno di autorevole, se non addirittura da una vera e propria raccomandazione.
Della serie: avete presente quell'amico che improvvisamente riceve i fondi per un festival annuale di formaggi alla menta e poi viene fuori che guarda caso suo zio lavora alla Regione nell'ufficio patrocini e che il cognato della moglie è proprio l'amministratore delegato della banca che fa da sponsor alla manifestazione?

Altrimenti - a certi livelli - è davvero impensabile arrivare con le tue sole forze.

Ecco: IMPENSABILE.

Eppure io ci sto pensando.
Anzi: lo sto facendo.
Senza nessun gancio, nessuna conoscenza, nessuna raccomandazione di chicchessia. Un po' come certi film americani degli anni '80 (penso a Michael J. Fox in "Il segreto del mio successo") dove tutto è possibile, tutto è idealizzato, dove una buona idea vale più di centomila raccomandazioni, e se ci credi davvero ce la fai.
Con semplice volontà, con tenacia.

Allora ci sto credendo.
Un progetto in realtà molto semplice, basato su un'idea.
O meglio: su un'INTUIZIONE.

Scrivo un post del genere solo a testimonianza di questo momento.
Perché ci vorranno settimane, mesi, forse un anno. E nella maggioranza dei casi (nonostante la mia volontà e le mia tenacia) so già da adesso che la cosa, mio malgrado, potrà non andare nemmeno in porto.
E dimenticheremo anche questo post.

Ma se invece in porto ci andrà…
Oh, se ci andrà… allora si che toccherà rileggere quanto scritto oggi.
E potrò davvero riconoscermene TUTTO il merito.