venerdì 30 dicembre 2011

Prosit!



Sembra che io viva in una fantastica bolla dorata fatta di musica, arte, grafica, web, film, serial TV, libri e fumetti, dove anche i biberon diventano un optional. Sembra che io stia raccogliendo ciò che ho seminato.
E chi semina vento raccoglierà tempesta.
E ognuno è artefice del proprio destino.
E chi è causa del suo male, pianga se stesso.

Si, e una volta qui era tutta campagna!!! ;)

2012 is coming...
Prosit!

mercoledì 28 dicembre 2011

Cari amici, cari lettori, cari anonimi...

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... POTETE PURE LEGGERE QUI

Ma suppongo che valga SOLO per chi è mio "amico" su FB ;)

giovedì 22 dicembre 2011

Auguri per piccoli e grandi...



Mi ero dimenticato, l'altro giorno, di pubblicare anche qui sul mio blog questo delizioso cortometraggio animato in bianco & nero (che Rai YoYo sta trasmettendo continuamente in questi giorni), prodotto nel 2010 dalla Animation Works, scritto e diretto da Arjan Wilschut, con le musiche di Dick e David Wilschut, vincitore di due premi come "miglior film per bambini" al festival brasiliano Anima Mundi e all'Interfilm di Berlino.
Giulia lo adora!!! :)

Invece, per i più grandicelli - appassionati come me di un certo tipo (e di livello) di serie TV - ecco una strenna specialissima… una sorpresa natalizia da tutto il cast di "Sons of Anarchy" (di cui è appena terminata la quarta, straordinaria, stagione) girata sul set, come fosse la scena di un episodio in cui i protagonisti - sempre e comunque dei duri fino al midollo! - NON SI RENDONO CONTO di essere solo personaggi di uno show televisivo!!!
Veramente sfizioso...

lunedì 19 dicembre 2011

statistiche/esperimento



Le statistiche, lo dico sempre anche al caro Ottokin, mi sono sempre state piuttosto sulle palle. Non mi interessano granché, soprattutto se consideriamo che non ho finalità "commerciali" e/o di alcun tipo di business per questo blog. Anche perché non ci vuole uno staff di scienziati per sapere QUALI e QUANTI sono indicativamente i tuoi [soliti quattro] lettori. Che poi è un discorso che non vale solo per il blog, ma - ad esempio - anche per i fumetti che pubblichi, da sempre. Perché le scelte contenutistiche e stilistiche che ti imponi nello scrivere/disegnare storie (sommate a quelle comportamentali come uomo ed autore) determinano quasi sicuramente - a priori - la tua possibile platea***

Ad ogni modo, l'esperimento in questione non riguardava tanto la povera Portolano, quanto le dinamiche (anche culturali) della fruizione media di internet. Ed ecco i risultati, che in linea dì massima avevo dato per scontati anche parlandone con Terera nel momento stesso in cui - giovedì scorso - ho pubblicato il post dedicato alla tipa… che peraltro oggi - esaurito il suo scopo - ho puntualmente cancellato, perché non mi va che quel video rimanga ad imbrattare le mie pagine!

Veniamo a questi risultati.
Che potete facilmente evincere dai due grafici che aprono questo post, l'uno del contatore interno di Blogger, l'altro di ShinyStat.
Il semplice aver linkato quel video, utilizzando nome e cognome della protagonista come titolo del post (così da essere listato sui motori di ricerca) ha di fatto DECUPLICATO le visite del blog!
Le statistiche di Blogger me lo indicano come il terzo post più letto di sempre, cioè dall'anno d'esordio del mio blog (mentre ShinyStat è attivo SOLO dallo scorso 9 ottobre); e tanto per dire, senza che fosse un esperimento, al primo posto risulta Cronache del mondo trans del novembre 2009… chiaro il concetto?

Se vado a leggere le "parole chiave per la ricerca" (tenendo conto la stragrande maggioranza del mio traffico è originata da Google) c'è davvero da farsi cascare i coglioni, per la mediocrità del navigatore italiano medio: martina portolano, efe, trans, fighe, nicole minetti… e dopo - soltanto DOPO - arrivano anche s3keno, stefano piccoli, cinghiamattanza, numero verde sky e via dicendo.

Da notare inoltre un altro fattore assai curioso, ma facilmente comprensibile nella dinamica dell'anonimato, non delle statistiche: sia il post che riguardava la Portolano, che quello che riguardava le trans, pur essendo tra i più letti in assoluto (quindi parliamo di migliaia di visite) hanno ZERO commenti! Alla faccia del lurking, eh? ;)

Fine della questione.
Perché esperimenti del genere, anche quando già sai che esito avranno, rischiano solamente di demoralizzarti. E francamente non ho la minima intenzione di demoralizzarmi proprio adesso, visto che il mio umore - per tanti motivi ESTERNI alla rete - viaggia in tutt'altra direzione :)

*** Ma sulla logica dei grandi numeri, in OGNI campo (che spesso accenno nei miei pezzi), tornerò a breve dedicandogli un apposito post.

venerdì 16 dicembre 2011

At last.

Che in effetti, stavolta, è stato proprio Dimitri a darmi l'idea. Chi l'avrebbe mai detto? Mi parla di "At last" nel suo commento al mio post di Beyoncè su Facebook, che quel crescendo di ottave in "Love on top" lascia a bocca aperta, mentre aspetti che non ce la faccia più. Mentre lei ce la fa. Ogni volta. Che poi, a dirla tutta, delle straordinarie capacità vocali (quando vuole) della signora Knowles ne avevo parlato anche QUI, ma tant'è. Allora andiamo a ripescare il pezzo originale della immensa Etta James, un vero e proprio standard del XX° secolo (scritta nel 1961). Ascoltiamola nuovamente, che non basta mai:



Solo a questo punto possiamo passare alla versione di Beyoncè, che in effetti la fa pienamente e intensamente sua! Cercandole in rete, esistono diverse live performance di questo pezzo (che oramai inserisce quasi sempre anche nelle scalette dei suoi concerti) ma credo che tutto nasca dal fatto che lei ha interpretato proprio il ruolo di Etta James nel film musicale "Cadillac Records" (2008) di Darnell Martin, nemmeno due anni dopo il sin troppo simile "Dreamgirls". Ad ogni modo: stesso brano, nuovi brividi...



Non da meno, per chiudere ascoltiamone ANCHE una versione dal vivo interpretata da Christina Aguilera, altra mia grande debolezza pop (lo sapete da un pezzo, su) il cui naturale talento vocale - così nero, così potente - sempre ho difeso e sempre difenderò, anche quando perde la strada del soul con pezzi B.R.U.T.T.I come quelli del suo ultimo album! Ma fintanto che sarà comunque in grado di offrirci esibizioni del genere, che altro le potrete dire?

martedì 13 dicembre 2011

Dal parterre...



Poi accadono dei fatti per i quali tutto diventa relativo, e il tuo sbattimento di un'intera giornata ti appare così sciocco ed effimero.
Ieri - proprio ieri, per ironia della sorte! - ho passato ore a cercare due biglietti per il concerto di Jovanotti del prossimo 26 dicembre qui a Roma. La mattina sono stato alla biglietteria della Romanina, dove mi dicevano che erano tutti esauriti (quantomeno per il parterre). Poi ho comunque provato sulle biglietterie elettroniche convenzionali, ma niente: SOLD OUT… nonostante fosse la terza data, quella "aggiunta" dopo perché le prime due - i primi di dicembre - avevano fatto anch'esse il tutto esaurito. E nonostante Lorenzo ci fosse già passato a Roma, solo lo scorso luglio, con LO STESSO TOUR, con due date all'Olimpico che - guarda un po' - avevano fatto il tutto esaurito pure loro!
Notevole, eh?
In effetti io e Teresa lo abbiamo visto proprio a luglio, quindi solo cinque mesi fa. Uno spettacolo impressionante, per l'energia che sprigiona, per il feedback che il Jova è capace di creare con il proprio pubblico. Ma che dal vivo mi colpisca sempre (molto più di quanto non mi accada ascoltando i suoi dischi) è qualcosa che ho già ribadito più volte.
Ad ogni modo era solo un sfizio, una SORPRESA che volevo fare a Tere, che sapevo avrebbe comunque gradito molto perché lei Jovanotti in concerto se lo vedrebbe ogni volta che suona! Qualcosa di assolutamente SUPERFLUO, lo so… in un momento economicamente "difficile" per l'Italia intera, ma che paradossalmente è proprio in questi piccoli sfizi superflui che ci concede attimi di tregua.
Fatto sta che non li ho trovati.
Nemmeno nel web, spendendo diverse ore negli annunci di chi solitamente compra/vende/scambia biglietti, nei forum appositi, nelle bacheche, nei blog. Non avendo nulla da perdere, io stesso ho postato un paio di annunci in cerca di 'sti due biglietti per il parterre, che ora rimarranno lì a galleggiare nel nulla.
Poi ieri pomeriggio è successo ciò che è successo.
In realtà io l'ho saputo soltanto ieri sera, guardando il telegiornale.
E francamente CREDO nel dolore di Lorenzo per quanto accaduto. Per come lo conosco, credo sia vero, genuino, non semplice retorica.
La vera retorica la stanno facendo i media, i giornalisti e i social network. Perché 40 euro al giorno sono una cifra abituale ed ACCETTABILE per i nostri primi lavori da pischelli, quando magari siamo ancora studenti/lavoratori. Non c'è nessuno "scandalo" e nessuna "vergogna" in questa retribuzione.
Quanto prendevate voi ai vostri primi lavori a diciotto o vent'anni?
Io prendevo esattamente 40mila lire al giorno, perché c'erano le lire. Le prendevo al bancone del bar, in cantiere o da allestitore. Sempre 40mila lire. E se in cantiere ci si infilava un chiodo arrugginito nel piede mentre spingevamo la carriola col cemento, il Mastro ci mandava al Pronto Soccorso dicendoci di dire che era successo al campetto di calcio, eppure nessuno di noi l'ha mai denunciato.
Perché?
Perché CI FACEVANO COMODO quelle 200mila lire alla settimana, che a luglio o ad agosto ce ne bastavano una paio per poi andare in vacanza coi "nostri" soldini in tasca!
Allora il punto non sono quei 5 euro all'ora, o morire per essi.
Le ragioni sarebbero da ricercare a monte, indipendentemente dai compensi che sono concordati a priori da ambo le parti, ricordiamocelo. Sarebbero da ricercare in una mala-abitudine radicata in Italia e nell'italiano, tanto in chi offre lavoro quanto in chi lo cerca e/o lo accetta. Capite? Da ambo le parti.
Nel frattempo, mentre la Procura di Trieste svolgerà le sue indagini, Lorenzo non ha solo annullato la data di ieri sera, ma ha deciso di "sospendere" tutto il resto del tour (quindi anche la data romana del 26); se sia una sua sospensione temporanea o l'annullamento vero e proprio è ancora da sapere, ma sono certo che questo grave incidente abbia realmente addolorato Lorenzo, e che qualsiasi decisione prenderà in merito sarà senz'altro frutto di lunghe riflessioni.
Staremo a vedere.
E io quei biglietti per Roma non li avevo trovati.
E oggi non sarebbero più serviti.
E dopo quanto accaduto, mi sembra che tutto quello sciocco sbattimento di ieri non abbia più alcun senso.

• UPDATE DELLE 16:17
Scopro solo ora che, se avete voglia di leggerlo, Lorenzo dice la sua QUI.
Mi sembrava giusto ascoltare le sue parole in merito.

domenica 11 dicembre 2011

Cos'è rimasto di quegli anni '80...



"Primi, perfetti, reali, razionali
oppure dispari, complessi, perduti, dimenticati.
Siamo numeri, siamo ricchi e poveri, ma siamo solo numeri.
Siamo donne e uomini, siamo numeri di tutti i generi,
espressi in indici, riassunti in medie,
sempre in numero un po' superiore a quello delle sedie!
Sessanta milioni di cui un terzo lavora,
uno su trenta sta a casa,
uno su mille non la trova.
Tu contane otto, il nono è povero
e per l'erario ogni mille di loro c'è un ultra-milionario.
Ma la gente che da i numeri, che fa i numeri
è frequente superi chi ha i numeri e due scrupoli.
Forse solo oggi lo sappiamo per davvero,
cos'è rimasto di quegli anni '80: lo zero"

giovedì 8 dicembre 2011

Street View.


• clicca per ingrandire

... e questa che roba è?
Un segmento di street view romana della nuova versione cartoon di Google Maps?
:|

sabato 3 dicembre 2011

The light of the sun.



Del primo singolo estratto dal nuovo album di Jill Scott ne avevo già parlato QUI. Fondamentalmente, considero lei ed Erykah Badu come le due maggiori esponenti contemporanee della grande tradizione soul; la prima in maniera più dolce e melodica, la seconda in termini più sperimentali. Due aspetti che concorrono in egual misura al mantenimento, e allo sviluppo, di questo genere sulle cui radici si basa anche la stessa cultura hip hop.

Quindi che i b.boys nudi e crudi (?) non mi vengano a raccontare balle: rispetto all'andazzo generale che sta prendendo la scena americana (Snoop che "canta" su basi dance di David Guetta, Kanye West che nei suoi voli ego-pindarici getta un talento naturale alle ortiche) diventa quasi paradossale che dentro un album come questo "The light of the sun" (meravigliosamente anni '70 in grafica a packaging, eppure modernissimo) dove non c'è rap*, si trovi più VERO HIP HOP - e vero amore per l'hip hop! - che nella maggior parte delle attuali produzioni che si propongono specificatamente nel segmento della doppia H.
Le basi di Dre, l'human beat box di Doug E. Fresh (straordinario!), su cui la Scott canta l'intera "All cried out Redux".
Poco altro da dire, se non che è uno dei migliori dischi acquistati/ascoltati da molto tempo a questa parte!

* beh, non è del tutto vero: ci sono Eve e Paul Wall che smollano le loro rime rispettivamente in "Shame" e "So gone"!!! ;)