mercoledì 20 agosto 2008

"Ma siete in ferie?"


I miei amici più cari, cioè quelli con cui sono cresciuto, e che NON frequento per motivi professionali, conoscono ciò che faccio e soprattutto COME lo faccio. Proprio loro che sanno bene come funziona il mio lavoro e come ci campo, spesso - scherzosamente (ed affettuosamente) - mi dicono che tra noi io sono "quello che non fa un cazzo"!!!
Capita talvolta che mi ritrovi ad una serata e/o a tavola con gente che conosco meno, magari amici di amici, semplici conoscenti o persone che m'hanno presentato davvero per la prima volta. Chiacchierando, se mi chiedono che lavoro faccio e io non sono in vena di chiacchiere, rispondo sbrigativamente che faccio il grafico, e mi fermo lì. Se invece mi va di parlare, rispondo che sono grafico/giornalista/fumettista*** e, qualora imbeccato, spiego meglio le mie attività, anche perchè non nego che di solito riscuotAno un certo interesse negli/lle occasionali interlocutori/trici che ho di fronte.

*** L'ordine in cui nomino suddette attività non ha nulla a che fare con il loro aspetto creativo, ma è semplicemente proporzionale all'importanza "retributiva" che hanno sulla mia vita, come dire tanto/cosìcosì/quasiuncazzo ;)

Capita che di 'sto periodo incontri gente.
Passeggiando sul bagnasciuga con Tere, ci fermiamo spesso a salutare amici, amici di amici e conoscenti, magari della sera prima. Essendo agosto, essendo al mare, si parla molto di vacanze: "Dove siete stati di bello?", "Quando partite?", "Quest'anno dove andate?" e via dicendo...
Ma se poco poco si accenna al lavoro e ci chiedono: "Siete in ferie?".
La mia risposta è: "Io sono 38 anni che sto in ferie"...

5 commenti:

mario uno due ha detto...

aldilà delle derive molto personali del tuo aneddoto, anche a me capita qualcosa di simile quando parlo del mio lavoro, che è disegnare da libero professionista. soprattutto quando viene confrontato con quello mio fratello, che è programmatore assunto a tempo indeterminato presso un'azienda importante. anche a casa, coi parenti, sembra sempre che lui lavora e io no, che lui è un ragazzo *serio* e io un cazzone perditempo. è un pò la solita vecchia storia di chiunque dice che fa fumetti, no?

S3Keno ha detto...

Non è proprio quello che intendevo, Mario... ma quantomeno stavolta non mi hai dato addosso!!! ;)

Anonimo ha detto...

le ferie, o meglio le vacanze -sinonimo di mancanza - sono quanto di più deleterio la società industriale sia riuscita a consegnare alle masse ed alle elites.
ettari di individui che si trascinano per inerzia per undici mesi in un lavoro forsennato o in un'apatia altrettanto foriera di stress per poi concedersi due-settimane-due di gioco caffè o di torneo di pinnacolo in una realtà cristallizzata sul modello di un centro commerciale open air, spiaggia digradante coltivata a casse per lo stereo delle lezioni di aerobica e tutto intorno il mondo, come canterebbe il signor rossi se mai scrivesse una alba chiara sopra il mar rosso.
plaudiamo quindi chi si è ritagliato la sua nicchia e sfugge il paradiso del tutto compreso

Anonimo ha detto...

"Se invece mi va di parlare, rispondo che sono grafico/giornalista/fumettista*** e, qualora imbeccato, spiego meglio le mie attività, anche perchè non nego che di solito riscuotino un certo interesse negli/lle occasionali interlocutori/trici che ho di fronte."

"Riscuotano", non "riscuotino". Un grafico/giornalista/fumettista dovrebbe saperlo...

Anonimo ha detto...

un grafico/giornalista/fumettista può sbagliare una lettera come CHIUNQUE altro......