mercoledì 11 febbraio 2009
The "X" Factor?!?
Premessa: premesso che io "X-Factor" non lo guardo a priori, perchè a priori MI RIFIUTO di seguire qualsiasi programma con Simona Ventura al suo interno, che tanti anni fa mi era pure simpatica (quando faceva "Mai dire gol" o "Le iene") ma adesso NON LA SOPPORTO PIU', con quel suo atteggiamento da funzionario Rai onniscente ed onnipresente, con quella sua aria di infallibilità, saccenza e strapotere, di colei che tutto sa e tutto può, e che per me attualmente "X-Factor" resta una bella serie a fumetti scritta da Peter David... beh, premesso questo, vado col pezzo.
E non me ne voglia il buon Diegozilla ;)
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Fosse uno, lo capirei.
E invece sono due, tre, dieci e via dicendo. Tutti a dirmi: "Si, però almeno in questo programma c'è il talento", come se la sola parola TALENTO bastasse a giustificare qualsiasi boiata ci voglia propinare la televisione. Eh no, signori miei, il talento (anche là dove ci fosse realmente) non basta. Perchè allora - con lo stesso presupposto - anche alcuni ragazzi della scuola di "Amici" di Maria De Filippi hanno innegabile talento. Ma non giustifica dirette di tre ore e passa, delle quali ben più della metà tra litigate, processi, polemiche e polemichette varie... che poi non a caso questo tipo di trasmissioni si assomigliano sempre di più, perchè azzuffarsi - anche tra docenti o giurati che siano - alza gli ascolti, e gli autori lo sanno bene (che certe litigate sono studiate a tavolino, con tanto di copione, e il pubblico lì che se le beve come fossero vere)...
Il telespettatore medio di "X-Factor" (che poi è proprio quello che fa i numeri) ha "scoperto" Morgan un anno fa, senza averlo mai sentito nominare prima (i più appassionati di gossip forse solo per la sua storia con Asia Argento) eppure trovandolo così originale, anticonformista ed acuto. Chi invece ha sempre seguito Morgan, dal primo album dei Bluvertigo in poi, e che gli ha sempre riconosciuto una cifra stilistica colta ed eclettica, pensa che con "X-Factor" si stia solo sputtanando di brutto!!!
Ma tornando al talento (quello in nome del quale il grande pubblico si sente giustificato alla visione) io non andrei al cinema a vedere un film dei Vanzina solo perchè nella loro ultima pellicola hanno convinto Harvey Keitel a interpretare una parte (magari coprendolo di denaro): lui è un grande talento, d'accordo, ma il contesto rimane pur sempre un film dei Vanzina con Boldi e De Sica!!! Un concetto chiaro, no?
"X-Factor", dunque, sarebbe un programma che scopre nuovi talenti della musica. Un format che sta funzionando in diversi paesi oltre al nostro (cosa che invece non avvenne qualche anno fa con "Operazione Trionfo", che nella sua versione italiana fu un vero flop). Eppure la musica - non solo per chi ci lavora - è altra roba. E' roba molto più seria. E non sarà certo Rai 2 a farmi "scoprire" nuovi talenti. O meglio: lo farà per la massa nazional-popolare a cui è diretto, quei milioni di persone che ogni giorno - attraverso i grandi network radiofonici e/o televisivi - ascoltano musica in maniera passiva.
La Ventura, ma anche Mara Maionchi (che sarebbe una discografica) e Morgan, barano.
E con "X-Factor" mentono sapendo di mentire, soprattutto quando parlano alla gente di professionalità, carriera e discografia.
Stanno lavorando, strapagati dalla Rai, ma sono i primi a non credere al telento di questa gente che fa la fila per i provini, presentandosi a migliaia. Sono i primi, proprio loro, a sapere che una carriera musicale si costruisce su altre basi, certamente non passando da qui.
Il talento non arriva dalla televisione. Il talento, quello vero, scaturisce quasi da solo. Sgorga in maniera spontanea. Qualche volta è lui che trova te. Altre volte, da ascoltatore ATTIVO, sei tu che trovi lui. E non certo il lunedi sera su Rai 2, ma nei live-club, in certi negozi di dischi, nei festival indipendenti, nelle trasmissioni radiofoniche specializzate, in internet, nelle nicchie di settore. Con le antenne sempre accese, le orecchie sempre aperte, la curiosità a palla, la sete continua di nuove voci, nuovi suoni, nuovi stimoli creativi (ecco perchè Morgan è doppiamente ipocrita: perchè - aldilà dell'ingaggio che ha ricevuto - la pensa anche lui così).
Allora ti rendi conto che in Italia, ogni anno, escono tante cose validissime, veri esempi di talento musicale. Che vengono pubblicati album straordinari come quelli di Diego Mancino o Patrizia Laquidara (per fare due esempi recenti) senza bisogno che "X-Factor" ci faccia scoprire una Giusy Ferreri qualunque, proponendoci per talento un prodotto OMOLOGATO il cui risultato sono grandi vendite nei megastores dei centri commerciali, superclassifiche da "TV sorrisi & canzoni", sovraesposizioni radiotelevisive, come sindromi da fast-food (e da sfrantumamento di coglioni). Si, certo: USA E GETTA!!! Perchè la televisione da' un grande successo immediato, grande visibilità e popolarità, ma con la stessa velocità consuma e distrugge. I vincitori di determinati format musical-televisivi (?) pubblicano subito un disco che vende molto, perchè il pubblico di quei programmi è numeroso. Le case discografiche hanno l'opzione "da contratto", quasi sempre per un solo album. Poi masticano, gettano via e dimenticano, perchè nel frattempo quello stesso programma da cui hanno attinto l'artista di turno è arrivato all'edizione successiva, quindi bisogna spingere l'artista successivo e battere il ferro finchè è caldo.
Marco Carta o Giusy Ferreri dureranno poco. Perchè vengono dalla televisione come le Lollipop di "Popstars". Perchè potrebbero anche avere talento (o forse solo delle belle voci?) ma non hanno CREDIBILITA'. Televisione e discografia sono due cose ben distinte, tenetelo ben presente. Perchè l'industria discografica è spietata. Non crede ai fenomeni televisivi: li usa. Sapendo bene (anche nell'opportunismo che gli è proprio) che la credibilità di cui sopra si costruisce in maniera diversa, nelle cantine, nelle salette prove, negli studi di registrazione, nei locali, nelle radio, suonando dal vivo in lungo e in largo per lo stivale... insomma: non vincendo una trasmissione televisiva!!! E lo stesso crudele meccanismo non vale solo per le case discografiche, ma anche per la critica, la stampa specializzata, i promoter, i management, etc... cioè tutte quelle realtà professionali che - pur nelle loro logiche perverse (a cui potremmo dedicare un altro intero post) - fanno DAVVERO girare la musica, creandone sì il mercato, ma anche supportandola e facendola durare nel tempo.
Chi opera dietro le quinte di questo settore, chi ha davvero occhio lungimirante e punta su investimenti a lungo raggio, crede in altre cose. Non a caso TUTTE le più valide realtà musicali italiane degli ultimi dieci/venti anni, leggere, pop, rock, impegnate e/o alternative che siano (che proseguono album dopo album, che hanno decine di tour all'attivo) NON provengono dalla televisione, ma da ben altro tipo di gavetta...
Ridendo e scherzando, io sono undici anni che scrivo (professionalmente) di musica.
Certi giochetti, ciclicamente, li ho visti proporre (anche scrivendone) più e più volte.
E finiscono tutti, sempre, nello stesso identico modo.
Non credete? Magari ne riparliamo tra qualche tempo.
Sarò sempre qui a poter fare il punto.
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4 commenti:
Snobbismo pure e semplice, ovvio che hai ragione sulle case discografiche che usano il mezzo televisivo per creare talenti e poi buttarli via. E allora?
E allora? cosa ce di male? Cosa c'è di male a farsi dire che Giusy Ferreri è brava anche se non è vero, ma alla fine te lo fanno pensare?
In fin dei conti non accade sempre così con tutta la musica? ci fanno credere che alcuni cantanti stramiliardari made in usa siano bravi, ci impongoon ogni giorno cosa sentire, dappertutto. Perchè dovrei pensare che Leona Lewis è bella e brava e ha talento perchè ha vinto XFactor Gran Bretagna e invece Giusy Ferreri no? solo perchè è italiana?
E' chiaro a tutti che le case discografiche fanno come gli pare e questo accade perchè ai giorni nostri, nessuno di noi umani, va più in giro per live club in cerca di talenti, come nessuno partecipa ai festival indipendenti per vedere cosa esce di nuovo e di interessante nel circuito off.
Da come scrivi, dall'alto dei tuoi undici anni di carriera musicale, mi sembra che tu abbia capito bene come gira il mondo musicale, ma mi sembra pure che non perdi occasione per dimostrare il tuo egocentrismo, per farci pesare quanto sei fico tu che non vedi X-factor perchè sai come gira il mondo mentre gli altri fessi di tutto il pianeta si, perchè non lo sanno come vanno le cose.
Grazie S3keno Piccoli per averci illuminato la strada, grazie davvero.
Sara Rossini
(sararossini@live.it)
PS=scusa se continuo a non registrarmi e se continuo a lasciarti la mail per onestà.
• "Perchè dovrei pensare che Leona Lewis è bella e brava e ha talento perchè ha vinto X-Factor in Gran Bretagna e invece Giusy Ferreri no? Solo perchè è italiana?"
Ma infatti chi t'ha detto di pensarlo? Tu pensa quel che vuoi, tesoro mio, perchè per quanto riguarda me mi fa cagare pure Leona Lewis!!! ;)
Detto questo, cara-la-mia-sara-rossini (che tanto non ti scrivo, ah ah ah) vedo che ti fai viva con i tuoi simpatici commenti OGNI VOLTA che si tocca l'argomento cantanti/televisione. Evidentemente ne sei una gran consumatrice. E il punto è che sei LIBERA di esserlo: guardane quanta ne vuoi, a me non può fregarmene di meno!!!
Però devi capire che il mio non è "snobismo" (altrimenti l'andazzo del mio pezzo sarebbe stato: "Non guardate X-Factor, che fa cagare!!!") ma casomai una specie di cinismo di natura professionale, derivato mio malgrado da tanti anni di esperienza.
Tu però prendi sempre ciò che scrivo sul personale, vai sempre in acido, perchè ti senti colpita o perchè in fondo hai la coda di paglia, non saprei. Mentre le mie sono solo legittime opinioni: scrivo (male) di X-Factor dicendo ciò che ne penso, analizzando una serie di cose dal punto di vista fenomenologico/discografico, senza attaccarlo stupidamente su tutta la linea (ma anzi, riconoscendo ad autori e presentatori una certa subdola intelligenza) ma dando delle motivazioni che - francamente - credo che siano espresse a ragion veduta.
Molti miei "colleghi" giornalisti musicali sarebbero d'accordo con me. Molti altri no. Ecco perchè non si chiamano verità, ma opinioni.
Tornando alla tue parole...
• "Nessuno di noi umani, va più in giro per live-club in cerca di talenti, come nessuno partecipa ai festival indipendenti per vedere cosa esce di nuovo e di interessante nel circuito off"...
Scherzi? Lo fa un sacco di gente, compreso me.
Le case discografiche (che spesso hanno politiche del cazzo) sono strapiene di gente che capisce poco di musica, dirigenti seduti sulle proprie comode poltrone a contare flussi di entrata/uscita di denaro. Ma al loro interno, fortunatamente, esiste ancora qualche bravo "mestierante" (e qualcuno lo conosco pure): parlo di professionisti che conoscono assai bene il proprio lavoro, e che - anno dopo anno - checchè se ne possa credere continuano a "scoprire" tanti validi artisti, anche andando per locali e manifestazioni varie, o ascoltandosi uno per uno i demo che gli arrivano in ufficio. Vale per le majors (Emi/Virgin, Sony/Bmg, Universal, Warner) ma anche e soprattutto per le etichette indipendenti, come possono esserlo la Mescal, la Sugar, la Antibe, etc. etc.
I Subsonica, Daniele Silvestri, Giorgia, Niccolò Fabi, i Tiromancino, Max Gazzè o Max Pezzali, Elisa o Meg, ma anche cose diversissime tra loro come Ligabue o Fabri Fibra, Laura Pausini o i Negramaro, Tiziano Ferro o Jovanotti, o addirittura un Gigi D'Alessio del cazzo (tanto per fare un po' di esempi a caso di più svariato genere, ma che DURANO tutti disco dopo disco) non provengono dalla televisione. Punto e basta. Il senso del mio post - se vuoi leggerlo senza acredine - segue questo ragionamento.
Beh, si... e anche che mi sta profondamente sul cazzo Simona Ventura!!! ;)
te l'ho detto pure l'altra volta, ste: dai sempre troppe spiegazioni a questa sara rossini, che probabilmente non è altro che una 14enne frustrata, invasata di TV e lobotimazzata dai modelli che essa propone. quindi lascia perdere, su :---)
Anonimo ha detto: "E allora? cosa ce di male? Cosa c'è di male a farsi dire che Giusy Ferreri è brava anche se non è vero, ma alla fine te lo fanno pensare?"
a me non è sembrato che nel pezzo di s3keno ci fosse scritto qualcosa riguardo il "c'è del male".
Ho letto solo di un'analisi ragionata di quella che è la situazione (secondo s3keno) di questi programmi.
Mi chiedo perchè tanta gente confonda il "punto di vista" con l'"attacco personale".
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