domenica 28 giugno 2009

Vero sangue.


Terminate le sei stagioni di "24" in italiano (di cui parlerò, perplesso, a parte) e in attesa che trasmettano la settima ed ultima prima di mettere in moto il Mulo, attualmente mi sto "distraendo" con le prime stagioni di più serial, che - a serate alterne (e Giulia permettendo) - sto seguendo contemporaneamente: parlo di "Prison Break", di "Life on Mars" (quello americano), di "Crash - La serie" (ispirata, molto liberamente, al bellissimo film di Paul Haggis) e infine di "True Blood".

Ecco, proprio su "True Blood" volevo soffermarmi un attimo.
Ne ho visti solo tre episodi fino ad ora (quindi non ho un'idea ancora completa sulla serie) ma, da quel poco che ho visto, direi che mi piace. A cominciare dall'atmosfera generale, che ricostruisce davvero bene un certo tipo di provincia americana del sud (in questo caso la Lousiana) e le sue caratteristiche: il bar, i furgoni, le paludi, le camicie a quadrattoni, le case in legno con la veranda, i vestiti con le fantasie floreali appiccicati addosso dall'umidità, la birra nelle caraffe, quella mentalità tipicamente provinciale dove tutti conoscono tutti e sanno i cazzi di tutti e via dicendo.
Poi c'è lei, Anna Paquin (la Rogue degli "X-men", ricordate?) che qui - tra capelli biondi, minigonne e pantaloncini sempre cortissimi, sudore, t-shirts e canottierine con il reggiseno a vista - è di un sexy per lei davvero inedito. E poi ancora il sesso torrido (raramente nei telefilm americani si vedono scene tanto esplicite, seni nudi, etc.), una serie di omicidi misteriosi, il caldo umido e paludoso che permea tutto e... beh, poi ci sono loro, i vampiri, è ovvio!!! Con tante struggenti musiche di pianoforte che partono ogni volta che appare Bill ;)
Fondamentalmente, per ora lo trovo molto raffinato nella regia, nei colori vividi e nella fotografia. I segni di questa raffinatezza me li aveva già dati Ottokin: ricordo che diversi mesi fa parlava della sigla, che è davvero molto bella, sia nella grafica che nella selezione rapidissima dei frames che passano dal bianco/nero (con immagini di repertorio) ad un colore sempre molto sporco e virato. Serpenti e carne nuda, cori gospel e Klu Klux Klan, esorcismi e animali sgozzati, insetti larve fumo e rossetto, sale da biliardo baracche strip-bar e chiese... tutto condito & accompagnato dalle note di "Bad things" di Jace Everett (non trovo il post originale di Paolo, quindi rimetto io la sigla in calce al pezzo).

Ora, ripeto, non so ancora che andazzo prenderà la serie, ma c'è una cosa che mi è venuta subito in mente alla visione del primo episodio. Proprio nella scena iniziale, vediamo una signora in TV che perora la causa dei diritti civili della comunità dei vampiri, che si sono da poco manifestati apertamente alla società degli esseri umani, grazie all'invenzione di un sangue sintetico (il True Blood, per l'appunto) che - di fatto - non li costringe più a bere sangue umano. Ecco perchè ora possono vivere accanto a noi, chiedendo di essere riconosciuti con uguaglianza.
La serie è scritta da Alan Ball (lo stesso di "Six feet under"); la sua prima stagione è datata 2008. Ma 'sta storia dei vampiri inseriti a tutti gli effetti nella nostra società grazie all'uso di sangue sintetico non è alla base del "Bite Club" scritto da Howard Chaykin nel 2004? Quella era Miami e questa la cittadina immaginaria di Bon Temps; quelli erano ricchi viziosi a capo di un impero del crimine e questi poveri sfigati, d'accordo... ma non è lo stesso concept?

So che "True Blood" è basata su una serie di romanzi scritti da una certa Charlaine Harris con protagonista Sookie Stackhouse (cioè il personaggio interpretato dalla Paquin). Il primo di suddetti libri è stato pubblicato nel 2001, ma fate conto che io non ne conoscevo nemmeno l'esistenza (uhm, saranno romanzetti adolescenziali sullo stile di Stephenie Meyer o è roba più tosta?). E' già presente la questione dei vampiri e della loro causa sociale (la solita metafora dell'emarginazione del diverso: il nero, l'omosessuale o il mutante) all'interno dei libri? E se così fosse, allora è stato Cahykin a prendere ispirazione dalla Harris? Mah... se qualcuno ha una risposta, è ben gradita.

Molto divertente, in una delle prime sequenze del secondo episodio, un classico rotocalco femminile di gossip inquadrato in primo piano con la copertina dedicata ad Angelina Jolie e la sua mania per le adozioni, che recita: "Angelina adotta un baby vampiro!!!"

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