mercoledì 14 novembre 2007
Alicia Keys: "As I am" (J Records/Sony/Bmg).
Accomodetevi pure, signore e signorine, anche se vi chiamate Beyoncè, Ashanti, Brandy o Rihanna. L'R&B è morto. Quantomeno quello omologato che intendete voi. Alicia Keys - ora - è ad un altro livello. E vi manda tutte a casa!!!
A soli 27 anni, può sedersi accanto a Mary J. Blige o Erykah Badu.
E può considerare già suo il trono del nu-soul.
Che spinga sui pedali del suo pianoforte, o che tocchi leggera i tasti più bassi. Che esploda con tutta la potenza della sua voce, o che sussurri roca una strofa. Alicia è (super)naturale, è credibile, è convincente. E' tanto poliedrica quanto sorprendente. Chiunque abbia avuto la fortuna di vederla suonare e cantare dal vivo, sa bene di cosa parlo.
"As I am" è SOLO il suo terzo album (escludendo il live "Unplugged") e ci consegna un grande talento. Puro, indiscutibile, già dal titolo: così come è! La Keys scrive la sua musica, la interpreta e - se non bastasse - stavolta si produce tutto il disco, con una manciata di poche e fidate collaborazioni, tra le quali Linda Perry (la ex Four Non Blondes che abbiamo già trovato come autrice dietro agli ultimi lavori di Pink, Christina Aguilera, Courtney Love e Gwen Stefani), Jeff Robinson e Kerry "Krucial" Brothers.
Le emozioni cominciano subito, già dalla possente intro di piano. Non è un caso che con i tasti del suo magico strumento la cantautrice di Harlem riesca a fondere con abilità ogni genere musicale legato alla sua formazione, dal soul alla musica classica, dal jazz all'hip hop.
Il primo singolo "No one" (già in heavy rotation da diverse settimane in ogni network radiofonico) riassume bene l'identità dell'intero album, non solo nelle secche batterie allineate allo spartito del pianoforte, ma anche nei lievi "graffi" di disturbo in sottofondo, che ci riportano - in termini di sapore - ai cari vecchi vinili. Veramente straordinarie "Superwoman" (ecco subito la Perry!), "Lesson learned" in coppia con John Mayer, "Where do we go from here" e "Tell you something". Ma rimane comunque difficile selezionare alcuni brani piuttosto che altri, data la qualità assoluta di TUTTO il lavoro (composto da 14 tracce).
Il suono del soul più fresco e moderno (nell'uso delle parti elettroniche, nelle programmazioni, negli arrangiamenti) si lega alle suggestioni della migliore musica nera degli anni '60 e '70 (nella scrittura, negli strumenti, nel retaggio emozionale); Alicia Keys - se qualcuno aveva ancora dei dubbi - si conferma come una vera grande artista di caratura mondiale.
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1 commento:
anvedi il critico!!!!
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