mercoledì 24 settembre 2008

Dicevamo "Monetine"...


... che sono diversi mesi ormai che è uscito, e io ne dovevo (e volevo) ancora parlare. Nel frattempo c'è stata un'estate di mezzo, con il singolo/tormentone omonimo in alta rotazione su tutte le radio italiane: "Una monetina a te, una a te, una monetina pure a te, così fanno tre, una monetina per questa serata che non può finire, una per trovarti, l'altra per sparire. Una monetina a te, una a te, un'altra monetina pure a lei, così fanno sei, una monetina per poterti dare quello che mi hai chiesto, una per un viaggio, ancora non è tutto. Una monetina per il Chiapas, una per Filippo che è partito per Caracas"... e la maggior parte delle gente a considerarlo un INEDITO di Daniele Silvestri per il suo doppio CD (auto)celebrativo, senza sapere che "Monetine" è - con i dovuti arrangiamenti (una base ancora più latina, l'eliminazione del ritornello originale) - la versione 2008 di "Pozzo dei desideri", la seconda traccia di "Sig. Dapatas" (1999), l'album forse più "dimenticato" del cantautore romano, nonostante contenga tracce bellissime come "Aria" (presentata a Sanremo '99), "Desaparecido", "Amore mio" e "Giro in si", peraltro tutte contenute in questo suo nuovo greatest hits.

In effetti la particolarità di "Monetine" (Sony/Bmg, 2008) è proprio questa.
Considerarlo una semplice raccolta dei suoi più grandi successi sarebbe in qualche modo riduttivo.
Ci sono nuovi brani inediti, d'accordo ("Senza far rumore" e "Il mondo stretto in una mano", che in realtà faceva parte della colonna sonora del recente "Questa notte è ancora nostra", ma qui è diversa)... ci sono nuove versioni di vecchi pezzi, d'accordo ("Dove sei", "Idiota" e "L'uomo intero" dall'album "Daniele Silvestri" + "La classifica" dall'album "Unò-duè")... e ci sono anche cover ("Una giornata al mare" di Paolo Conte, secondo singolo radiofonico)... ma questo "Monetine" è soprattutto un DIARIO personale: lucido, rigoroso, assolutamente cronologico, che ripercorre fedelmente la carriera di Silvestri attraverso i suoi otto album.
Che sia figlio d'arte non mi è mai importato nulla. Papà scrittore, autore televisivo e musicista (è anche uno degli autori che firmò con Celentano le musiche di "Yuppi du", la cui versione restaurata è appena stata riproposta alla Biennale del Cinema di Venezia), mamma cantante jazz... ma se il TALENTO non scorre nelle tue vene, il tuo cognome - da solo - non ti porta lontano!!! E invece la carriera di Daniele parla da sola, e le 35 tracce di questo doppio CD (anche in versione DVD con la raccolta di tutti i suoi videoclip) testimoniano questo talento passo dopo passo.

Con il suo album d'esordio - "Daniele Silvestri" (1994) - vince subito il Premio Tenco come "Migliore opera prima dell'anno". Da quel disco - oltre le tre tracce in versione 2008 menzionate prima - estrae anche "Il flamenco della doccia".
Dal secondo album "Prima di essere un uomo" del 1995: "Le cose in comune" (che vince nuovamente il Premio Tenco ma stavolta come "Miglior canzone dell'anno"), "Frasi da dimenticare", "L'Y-10 bordeaux" e la bellissima "L'uomo col megafono" (portata a Sanremo '95).
Dal terzo e doppio album/capolavoro "Il dado" (1996) estrae "Strade di Francia", "Hold me", "Me fece male a chepa", "Sogni-B" e la straordinaria "Cohiba" (dedicata senza nessuna retorica a Che Guevara) vero e proprio cavallo di battaglia/manifesto sia di quel disco che di ogni concerto seguente. Tutt'oggi urlata a gran voce e tenuta come pezzo finale di tutti i suoi live.
Per "Sig. Dapatas" - il quarto album in studio - ho già detto sopra.
"Occhi da orientale" e "Testardo" - entrambe richiestissime dal suo pubblico ogni volta che suona dal vivo - sono i due unici brani inediti di "Occhi da orientale - Il meglio di Daniele Silvestri", il suo primo greatest hits del 2000. In realtà come inedito c'era anche "Cuore di cera", ma è su "Testardo" che torneremo presto sopra... ;)
Dal sesto album "Unò-Duè" (2002) troviamo "Sempre di domenica", "1.000 euro al mese", "Il colore del mondo", "Il mio nemico", "L'autostrada" e "Salirò" (la grande hit di Sanermo 2002).
Dal suo finora unico doppio album dal vivo "Livre Trànsito" (2004) la sola "Kunta Kinte", anche perchè era il solo brano inedito di quel disco.
Dall'ottavo (e per ora ultimo) album in studio "Il latitante" del 2007 ecco "La paranza" (nuova hit presentata a Sanremo 2007), "Gino e l'Alfetta", "A me ricordi il mare" e la struggente "Mi persi".

Un unico, coerente, percorso artistico che ha sempre condotto l'eclettico Silvestri nelle tematiche più diverse: l'ironia, l'impegno politico, il romanticismo, il puro divertessiment, la vera e propria cronaca sociale... attraverso un coloratissimo universo musicale che spazia dallo stornello folkloristico ai ritmi cubani e le sonorità latino-americane. Sempre presente - infatti - questa sua spiccata anima caraibica nei capitoli più elevati ed intensi della sua produzione.

1 commento:

Davide ha detto...

Un unico, coerente, percorso artistico che ha sempre condotto l'eclettico Silvestri nelle tematiche più diverse: l'ironia, l'impegno politico, il romanticismo, il puro divertessiment, la vera e propria cronaca sociale... attraverso un coloratissimo universo musicale che spazia dallo stornello folkloristico ai ritmi cubani e le sonorità latino-americane. Sempre presente - infatti - questa sua spiccata anima caraibica nei capitoli più elevati ed intensi della sua produzione.

CLAP CLAP CLAP

Davide