
Ieri notte, finalmente, sono riuscito a vedermi
"Planet Terror" di
Robert Rodriguez su
SKY Cinema Mania, che iniziava all'una zero cinque (uno dei miei orari ideali). Era diverso tempo che aspettavo di vederlo, dopo
"Grindhouse - A prova di morte" (titolo originale dell'episodio:
"Death Proof") di
Quentin Tarantino, che - sempre su
SKY - m'ero bevuto un paio di mesi fa.
Che dire? Che - pur se perfettamente conscio dell'ironia alla base della pellicola (una sorta di "parodia" al limite del demenziale dei film di genere) - personalmente l'ho trovato una grande cagata. Anzi, mi correggo. La sensazione è un'altra. Sembra che registi come Rodriguez (capace di veri gioielli cinematografici come
"Desperado",
"Dal tramonto all'alba", tanto per dirne un paio), alla pari di autori come
Frank Miller quando se ne esce con opere come
"DK2", si sollazzino nel prenderci per il culo. Bel sollazzo, tenendo conto che suddetta presa per il culo è rivolta soprattutto a quel pubblico che li ha resi ciò che sono (cioè ricchi e famosi). Fa poi riflettere che Rodriguez e Miller siano pure amici nelle loro vite private e professionali (hanno anche firmato insieme la regia di
"Sin City", ricordate?) e non mi riesce difficile immaginarli seduti al bar a bere insieme, strizzandosi l'occhio, boriosamente pieni di se stessi, pianificando le prossime prese per il culo a produttori, spettatori, editori e lettori.
Ad ogni modo, quello che ci sorbiamo diluito in 105 minuti di
"Planet Terror", è già perfettamente sintetizzato nel (finto)
trailer di
"Machete" prima dell'inizio del film. Come dire che lo STESSO esercizio di stile - sapendolo fare (e gliene rendo il merito, sia chiaro) - funziona in una manciata di minuti, risultando divertente.
Meno male che non ci avevo speso i soldi per andare a vederlo al cinema!!!
Già che ci sono, potrei dire (quasi) lo stesso del film di Tarantino.
So che negli Stati Uniti uscirono INSIEME, e quel senso di
"nottata al Drive-In per la maratona di B-movies" (ecco il motivo dei
trailers finti) in Italia - quando hanno deciso di presentare le due pellicole che componevano
"Grindhouse" come due prodotti separati - si è perso totalmente.
Eppure, nonostante la ricerca stilistica di Tarantino nel ricostruire/decostruire il genere
automobili/trash/anni '70 sia ben superiore a quella di Rodriguez con gli
zombies (non fosse altro che per i sempre brillanti dialoghi), il risultato non vale la pena. Da un regista capace di pietre miliari del cinema contemporaneo come
"Le iene",
"Pulp Fiction", il quasi-passato-inosservato
"Jackie Brown" (che invece è un film straordinario) e
"Kill Bill" mi aspetto MOOOLTO di più. Non certe prese per il culo, quasi ad autocelebrare la propria grandezza, adagiandosi sugli allori e "vivendo di rendita" per ciò che si ha già dato...
Si, insomma, sarebbero stati soldi buttati via pure quelli.
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P.S. = L'unico buon motivo per vedersi entrambi i film?
Le due bimbe qui sotto!!! ;)