mercoledì 3 dicembre 2008
I am... Sasha Fierce
Circa sei anni fa, all'uscita del primo album solista di Beyoncè Knowles (poco dopo lo scioglimento delle Destiny's Child) scrivevo QUI che "nonostante i pezzi lenti siano gradevoli e in alcuni casi molto romantici, Beyoncè non è certo la voce che passerà alla storia del soul contemporaneo". Sulla scia dello straordinario singolo di lancio di quell'album (era "Crazy in love" con una potentissima sezione fiati e le rime di Jay-Z, la ricordate?) sostenevo che Beyoncè fosse molto più adatta ai pezzi da club che non alle ballads, perchè la sua voce aveva comunque troppi limiti rispetto agli standard di tante sue colleghe in campo soul/R&B. Di fatto, "Crazy in love" ha realmente infuocato i dancefloors di mezzo mondo (e tutt'oggi viene ancora passata spesso dai dj's) mentre nessun pezzo lento di quel disco è rimasto memorabile.
Dopodichè il tempo passa. Si lavora sulle proprie carenze, ci si evolve nello stile, si cresce (quantomeno artisticamente). E i primi buoni risultati di questa crescita li abbiamo potuti constatare non tanto con il suo secondo album ("B'day" del 2006) ma grazie al film "Dreamgirls", dove da un punto di vista recitativo Beyoncè è stata totalmente oscurata da una bravissima Jennifer Hudson, ma - a livello di colonna sonora - ci ha lasciato un paio di grandi performances, tra le quali "Listen" (veramente da brivido).
In questi anni trascorsi, nel lavorare così profondamente sulla propria voce (nella modulazione, nell'estensione) la signorina Knowles ha praticamente INVERTITO la tesi che sostenevo all'uscita del suo primo album. Siamo d'accordo, non vincerà di certo la classifica come "miglior voce del XXI° secolo" (di cui parlavo un paio di post fa) perchè casomai il trono di Aretha Franklin se lo prenderà Mary J. Blige, ma oggi "I am... Sasha Fierce" - il nuovo disco di Beyoncè - ha proprio nelle ballads la sua forza maggiore.
La prima cosa che mi ha lasciato perplesso non appena ho ricevuto il disco dalla Sony/Bmg è stata la confezione: un doppio CD. Nella "standard edition" i due dischi contengono 6 tracce il primo e 5 il secondo. Nella "deluxe edition" (quella che ho in mano) diventano 8 in ognuno dei due, per un totale di 16 tracce (quindi ben 5 in più della versione standard, senza considerare ancora altre 3 bonus tracks nella versione acquistabile su iTunes). In entrambi i casi, diciamocelo chiaro, sarebbero tranquillamente entrate in un solo supporto. Ho subito pensato fosse una mossa commerciale (nemmeno granchè popolare, di questi tempi) per poter alzare un po' il prezzo del prodotto finale.
Preso atto che possa comunque essere così, al primo ascolto (e una volta sfogliato il booklet) ho iniziato a capire il motivo di questa scelta: con il suo nuovo album, Beyoncè ha tentato di realizzare una specie di concept, suddividendo in maniera molto netta i brani lenti da quelli veloci, e suddividendo la propria identità*.
Il primo disco, quello dei lenti, è intitolato "I am"... Beyoncè!!! Si, insomma, con la propria firma. Nel secondo disco, invece, inventa un vero e proprio alter ego che si chiama Sasha Fierce e rappresenta il suo lato ipertecnologico, moderno e più estremo (al quale, anche nelle foto del booklet, ha dato un look totalmente diverso, molto più sexy ed aggressivo). In pratica un esperimento non molto comprensibile, che suppongo non verrà nemmeno recepito dalla maggior parte dei suoi estimatori.
* Questa suddivisione in bianco/luminoso per Beyoncè e nero/oscuro per Sasha è resa in modo divertente dal suo sito ufficiale, dove è possibile cambiare lo skin sull'una o sull'altra.
Detto questo, il Disc 2 è decisamente MEDIOCRE.
Una sorta di inutile gadget che poteva anche non essere inculso in quello che è il VERO nuovo album di Beyoncè, cioè il Disc 1.
Abbandonando certe sonorità proprie dell'R&B degli utlimi tempi (omologato e scontato), la 27enne che viene dal Texas confeziona una dopo l'altra una serie di down-tempo di ottima fattura. Co-autrice di TUTTI i pezzi (insieme ad una squadra assai affiatata di produttori come Toby Gad, Ryan Tedder, Amanda Ghost, Dave McCracken o Kenneth "Babyface" Edmonds) esalta al massimo le capacità vocali raggiunte, quelle di cui parlavamo prima. Sono otto ballate "pop", sia chiaro. Ma è pop di alta qualità. La sensazione generale è che - nel lasciarsi alle spalle un target specificatamente R&B - abbia voluto abbandonare anche quell'iconografia "da coatta" così diffusa nell'idea di fashion dell'immaginario afroamericano medio (che tende ad esagerare sempre nel trucco, nei gioielli, nella moda, nell'eccessiva ostentazione del lusso). Una rinascita "acqua e sapone". Concentrandosi solo sulla musica. E facendolo decisamente bene. Da "If I were a boy" (supportata anche dal bel video newyorkese tutto in biano/nero diretto da Jake Nava) a "Smash into you" (che nella sua raffinatezza sembra uno dei pezzi della prima stagione di "Nip/Tuck", a livello di suggestioni tipo Chungking), da "Halo" (probabilmente il brano migliore) ad "Ave Maria", una preghiera esplicita e diretta, di quelle che solo certi artisti neri hanno il coraggio di interpretare.
Sasha Fierce, per contro, non mi interessa. Non lo ascolto nemmeno più. Paradossalmente, ha molti più elementi R&B (nella produzione, nel suono, nelle batterie) di quanto non lo siano i pezzi lenti, ma alla fin fine la possiamo definire come semplice dance del genere "usa & getta". Forse qualche pezzo funzionerà per un po' nei club, ma questo alter ego avrà vita breve.
Il mio giudizio finale, insomma, è molto positivo per la metà esatta di questo album.
Anche in caso di downloading selvaggio, gli amanti del genere (e i fans di Beyoncè) potrebbero tranquillamente scaricarsi solo il Disc 1 ;)
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2 commenti:
la tua capacità di scrittura è sempre notevole, stefano: riesci a convincerci che quella tamarra di beyonce, che mi è sempre stata sulle palline, possa aver fatto un bel disco!
mi è difficile crederlo, ma quasi quasi metto in moto il mulo che tanto non mi costa molto ;-)
Ho cominciato ad ascoltare qualche traccia del disco di "I am... Beyoncé!!" E devo dire che mi ha veramente colpito!
Penso che sia davvero un cd che merita la conquista del mio stereo! XD
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