venerdì 17 settembre 2010

Er logo de' Roma!

o anche: della "mediocrità elevata a standard qualitativo e accolta con cerimoniali e fanfare"



Dunque, la storia è questa: ieri pomeriggio, giovedì 16 settembre 2010, è stato presentato ufficialmente il nuovo logo della città di Roma. Il suo brand, si. Lo vedete qui sopra, che una roba così col capitello nemmeno il vecchio logo di "Pastarito"
IO NON HO PAROLE.
E' per questo che lascio che siano quelle di Fabrizio Verrocchi a.k.a. Thomas Magnum a parlare per me; non poteva scrivere pezzo più completo (anche di nomi e cognomi), divertente, brillante ed ironico. LEGGETELO, che ne vale davvero la pena!
Peraltro - giusto per dirlo - lui stesso aveva regolarmente partecipato al concorso con questo logo qui, e non c'è nemmeno confronto. Ma "anche gli dei lottano invano contro la stupidità degli uomini", no?

Ovviamente, ne parla anche Ottokin sul suo blog; poteva forse astenersi? ;)

• • •

• Nota a margine.
Perché 'sta storia del logo di Roma per brandizzarla in termini di promozione, percezione, merchandising, etc. come già tante altre capitali del mondo, è già roba di diversi anni fa. Un concorso lanciato dal Comune nel 2005, in piena giunta Veltroni, con un bando rivolto "a tutti i giovani creativi romani" (di nascita e/o residenza) per dare voce, mezzi e opportunità alla nuova generazione. E fu la stessa grande presa per il culo: migliaia di partecipanti, con tanti elaborati freschi, innovativi, pieni di vere idee originali (che evidentemente i grandi studi sclerotizzati non hanno più la capacità di produrre). Mesi di selezioni, con addirittura una CONVOCAZIONE in Campidoglio per i 40 finalisti, 40 su migliaia. Teresa (non ancora mia moglie) era una di quei 40, e andò al Campidoglio.
Tanti complimenti a tutti per il lavoro profuso, per quella freschezza, per quella innovazione, per quelle idee. Tante strette di mano e pacche sulle spalle. Da lì, sarebbe dovuta cominciare la "seconda fase" del concorso, con le declinazioni del proprio logo e la realizzazione di una vera e propria style guide per il suo utilizzo su ogni supporto, con ogni tipo di colore e di stampa, di serigrafia e/o di incisione.
Invece arrivarono solo 40 raccomandate, nelle quali si annunciava la CANCELLAZIONE del concorso, accompagnata a tanti altri inutili complimenti, ma SENZA dare una vera spiegazione del motivo. Che per tutti - partecipanti, finalisti o "popolo del web" che fosse - furono semplicemente di natura economica/opportunistica. Si, insomma: perché dare 15.000 euro ad un giovane grafico realmente pieno di creatività ed entusiasmo, quando se ne potrebbero invece spendere decine e decine di migliaia in più con bandi rivolti a studi professionali amici de' amici, agenzie di comunicazione ammanicate, società fantasma messe su per l'occasione? Perché?

4 commenti:

Thomas Magnum ha detto...

Grazie S3k. Con Paolo penso che a giorni ci si incontrerà per capire come fermare sta pagliacciata.
Ne ho viste tante ma - giuro - qui ci sono delle gemme rare.
Guarda qui, ad esempio:

http://www.youtube.com/watch?v=cBblGe9CL7E

Pazzesco. Sembra un incubo.

Inutile dire che se vuoi aggregarti sei stra-benvenuto. (Senti paolo per la pag FB che ha appena creato)
Nel frattempo, sul blog, ho appena aggiornato l'elenco a fine post con il tuo intervento.

A presto... :(
F

ottokin ha detto...

bel post
bravo ;)

Anonimo ha detto...

Il logo ROMA con un font college è improponibile, sembra fatto da un bambino uscito dalle superiori, trovo strano sia rientrato nei primi 40.
Giudicate così tanto ma visto i vostri lavori non sembrate nella posizione di criticare.

S3Keno ha detto...

forse dovresti parlarne con LEI, non con me, anonimuccio caro. Peccato che non abbia un suo blog, vero? Ad ogni modo, che ti piaccia o meno, lei era tra quei 40 finalisti... e tu dov'eri? In terapia alle riunioni dalla anonima anonimi?!? ;)