venerdì 7 gennaio 2011

An happiness Diesel story ;)


Fino allo scorso luglio c'era questa ragazza che chiameremo Rihanna (perché così la chiamavano scherzosamente alcune sue colleghe) che lavorava come me in Catbalou, ma nell'ufficio stile. Ero ancora lì (ancora per poco, in realtà) quando le fu consegnata la lettera di preavviso con la quale - a fine mese - le si interrompeva un contratto regolarmente in corso. Di punto in bianco, per motivazioni inventate lì per lì, sul momento, su fantomatici "tagli" (?) al personale. Potete ben immaginare il suo sgomento nel perdere improvvisamente il lavoro (si, insomma: perdere all'improvviso quei mille euro al mese con cui generosamente l'azienda la ricopriva!!!) tantopiù per una persona che si era trasferita a Roma appositamente per questo impiego.
Nel cercare di "consolarla" un po' (visto che fino a quel momento ci si parlava ancora parecchio, spesso anche in modo tutt'atro che superficiale) io le consigliavo di non appanicarsi troppo, di prendersi tutto agosto per godersela un po' tornando al suo paisello (che peraltro è una nota località marittima, quindi vacanziera) e che - essendo giovane e bella, diciamo - aveva tutta una vita intera davanti a sè fuori da quello stalag, e che ogni volta che "si chiude una porta, si apre un portone". Non lo dicevo tanto per dire, perché questo proverbio è qualcosa in cui io credo veramente. Vale per me, vale per te, vale per tutti.

Ad ogni modo, ieri pomeriggio - proprio durante la festa di compleanno della mia befanina Giulia - ho saputo dal cosiddetto uccellino (che poi è talmente magra da sembrare davvero uno scricciolo) che la suddetta Rihanna è stata presa in DIESEL.
Non lo sapevo, anche perché - nei mesi successivi al nostro forzato distacco - mio malgrado, l'ho anche cancellata dalle mie amicizie facebookettare. Ma cercate di capire che per chi lavora in Italia con l'abbigliamento, da grafico o da stilista che sia, andare a lavorare per un brand come DIESEL (provenendo da Catbalou) è come per un fumettista entrare in Bonelli dopo aver lavorato per anni in Star Comics… è sufficientemente chiaro il paragone?

E quindi ora - se è vero che lavora in DIESEL - nonostante io continui a pensare che la cara Rihanna non sia sia comportata affatto bene nei miei confronti (soprattutto dopo i miei ripetuti tentativi di chiarimento e dialogo) sono davvero contento per lei (e lo dico in maniera del tutto disinteressata, se pensate che nemmeno ci sentiamo più); perché - a distanza di pochi mesi - le si è realmente chiusa una porta ed aperto un portone. E mi auguro che se ne sia resa conto.
Ergo: complimenti e in bocca al lupo, tu che sai chi sei.

Al contempo, perdonatemi se sorrido sotto ai baffi.
Perché se per certe persone la vita va avanti, per altre resta assolutamente IMMOBILE. Allora sorrido pensando a qualcuno che sta ancora lavorando nello stalag; qualcuno che A.D.O.R.A. letteralmente la Diesel, che la usa come ispirazione, che appende con lo scotch le sue pagine pubblicitarie nella propria triste postazione di lavoro accanto al Mac; qualcuno che già vende quotidianamente la sua anima per tenersi stretta la sua poltroncina in Catbalou, e figuriamoci se per finire in Diesel non darebbe via anche il culo! Qualcuno che - peraltro - ha sempre dato della cerebrolesa alla nostra Rihanna in questione. E che adesso, anche se non lo ammetterebbe mai pubblicamente, si starà silenziosamente mangiando il fegato.

Forse ora (che sono passati sei mesi da quel famoso luglio) sarebbe il momento di tirare le prime somme.
Eh si... perchè a questo punto non sarebbe davvero interessante capire REALMENTE dove ad ognuno di noi - nel frattempo - ci abbiano portato le nostre rispettive strade? ;)

"Storie umane nelle mille storie umane,
e ogni volta possono fiorire o finire,
e ogni volta c'è sempre chi ha davvero voglia e si sforza di capire,
chi finge soltanto,
o soltanto non ha nessuna voglia di capire"

4 commenti:

Barbara ha detto...

ma lavorare per la diesel significa tante cose: sei sicuro che sia stata presa come stilista, o lavora per loro nel senso che è stat presa come commessa in un loro negozio?

S3Keno ha detto...

In effetti non ci avevo nemmeno pensato alla seconda possibilità! Nonostante questo, ho cmq i miei buoni motivi per ridermela sotto ai baffi ;)

Giusto x dire, nel frattempo la Catbalou cerca un nuovo grafico qui su Fashion Jobs e anche in questo caso c'è solo che da sorridere (quasi di tenerezza) per lo sfortunato ed inconsapevole "esperto creativo" che finirà dentro quelle mura...

About A Photo ha detto...

Bhe mi sembra cq triste appendere sulla bacheca le pagine pubblicitarie di qualsivoglia marchio, ma sono stili di vita di chi lavora nella moda, che io probabilmente non capirò mai.
Tu però sembri uno sveglio e scrivi anche bene per essere uno che "lavova nel fescion"! ;)

Anna

P.S.: cambia ti prego quel fondo nero, avrò le righine davanti x un quarto d'ora dopo aver letto il post

S3Keno ha detto...

Ridendo e scherzando, sono quasi 15 anni che lavoro nell'abbigliamento (non propriamente "fashion", che si intende più per l'alta moda) e - nonostante i numerosi brand con cui sono arrivato a collaborare - ho sempre avuto un atteggiamento piuttosto DISINCANTATO verso questo mondo, cara Anna.
L'ho sempre considerato come un segmento della grafica applicata, nè più nè meno.
E poi ci sono sempre la scrittura (non solo musicale) e il fumetto a tenermi con i piedi ben piantati a terra!!!
Tutto qui ;)