mercoledì 7 marzo 2012

di Facebook, numeri e popolarità.

Dopo anni passati a lurkare con il mio profilo di Facebook finalmente Tere - lei che era "contro", che ha sempre sostenuto di NON volerne aprire un suo - si è decisa a fare questo passo ed è entrata nel più grande social network del mondo.
Sempre che non sia Twitter, che così su due piedi non saprei.

Ad ogni modo, come CHIUNQUE prima di lei, una delle prime domande che mi ha fatto (al di là dei settaggi sulla privacy) riguardava gli "amici", qualcosa del tipo: "Ma quanti amici bisognerebbe avere su Facebook? Poi se uno ne ha pochi, sembra uno sfigato"...

Una paranoia che - quantomeno all'inizio - ha attraversato almeno una volta la mente di qualsiasi essere umano del pianeta, come un brivido. E chi vi dovesse dire il contrario, mente sapendo di mentire!

Ma Teresa è solo lo spunto di questo post.
Perché su questi numeri, su questa mutevole ed eterea quantità di amici, conoscenti, amici di amici, parenti, colleghi, groupies o emeriti sconosciuti (accettati - per l'appunto - solo per fare numero) si potrebbero scrivere interi tomi antropologici. Che ora non ho voglia di affrontare. Ma chi pesa la propria popolarità attraverso il numero degli amici che ha, fondamentalmente mi fa piuttosto tenerezza. 

Ricordo che Simona Pili (ancora 'sta Simona Pili? Chi è Simona Pili?) quando aprì il suo profilo FB e raggiunse 100 amici, scrisse: "Sto diventando più popolare della Coca Cola!!!"… eh eh eh ;)

La popolarità, questa brutta bestia.
Leggevo da qualche parte (ora non ricordo dove di preciso) che la media di amici per una persona comune è di circa 150. Con "persona comune" si intende qualcuno/a che NON E' un personaggio pubblico, un autore, un artista o quant'altro. Quindi una persona qualsiasi, che studia o lavora, che nella vita quotidiana frequenta amici, parenti, colleghi, conoscenze di sport e/o altro, e che al massimo con questo social network raggiunge i suoi vecchi compagni di classe. Magari anche una ex fiamma, da cui nascono sempre danni, ma questa sarebbe un'altra storia di Facebook.

Ora, sia chiaro: a me questo genere di statistiche stanno abbastanza sulle palle, e comunque lasciano sempre il tempo che trovano. Perché anche la persona comune può arrivare tranquillamente ad avere migliaia di amici… tanto più se è una giovane femmina bella e ammiccante, propensa alla pubblicazione di un mare di foto e autoscatti, quindi sommersa da richiesta di amicizie, lei che gioca con la propria sensualità o la propria zoccolaggine, a seconda dei casi. Nella stessa misura in cui un personaggio pubblico - per contro - potrebbe averne solo poche centinaia.
Comunque sia, quell'articolo parlava appunto di media.

Resta il fatto che questi numeri - alla fine - intrigano un po' tutti. Cioè andare a vedere effettivamente QUANTI amici abbia o meno quella determinata persona, quel personaggio. Allora tralasciamo per un attimo i casi delle zoccole di cui sopra, che farebbero storia a sè. Per proseguire la mia argomentazione, entro in un campo che conosco bene, cioè quello dei fumettari.

E se vado a vedere il numero degli amici che hanno (prendendone a campione cinque tra i più famosi d'Italia) leggo rispettivamente 3.546, o 2.488, o 2.481, o 2.125 o 1.865 (ognuno di loro può riconoscersi facilmente da questi numeri, aggiornati al 7 marzo 2011). Che non sono affatto pochi, nevvero?

Però poi è tutto relativo.
Perché se penso che questi sono i numeri dei più popolari tra gli autori italiani, allora - in un confronto tra musica e fumetto, dove la prima vince sempre a mani basse - fa sorridere come l'ultimo imbecille dei rapper raggiunga 5.000* amici e debba rapidamente aprirsi una seconda pagina!
Ma (volendo giocare in un territorio più "simile" al nostro) anche la più sfigata delle cosplayer ne raggiunge rapidamente 5.000*


* Mi dicono: "Ti credo, quelli accettano cani e porci"... si, eh? Perchè invece i nostri fumettari fanno la selezione all'ingresso?!? Seeeeee ;)

Comunque sia, non stavo nemmeno parlando di cantanti "famosi" in termini televisivi o radiofonici, quelli che fanno il SOLD OUT ai concerti, perché a loro il limite di 5.000 amicizie starebbe stretto dal giorno uno.
Parlo di una nicchia nella nicchia (cioè gli mc's più underground all'interno di una scena hip hop a sua volta già microscopica all'interno del mercato musicale generalista) i cui spesso giovani protagonisti - oltre che saper usare molto bene tutta la potenzialità del web e dei social network - secondo la stessa logica dei numeri sembrano essere assai più popolari dei più blasonati tra gli autori italiani di fumetto. Sorprendente, vero? No.

Allora è davvero tutto così relativo. E pesare la propria popolarità attraverso il numero delle proprie amicizie su Facebook è solamente qualcosa di cui sorridere, per non dire altro.

1 commento:

TERE ha detto...

...Sono sempre stata la tua musa ispiratrice! Io ho solo 90 amici, uffa non sono popolare :(