mercoledì 28 febbraio 2007

Irene LaMedica: "Dal tramonto all'alba - Pt.2"


E' dal 1999 che Irene non faceva un disco, al punto che la maggioranza della gente ormai la identifica solamente come la conduttrice dello (splendido) "Soul sista" su Radio Deejay, quando la sera dispensa a tutta la nazione quello che lei stessa chiama cibo per l'anima: rap, soul, R&B.
Probabilmente l'ascoltatore medio - forse perchè in effetti lei non ha mai raggiunto quel livello di popolarità di una Giorgia o di una Elisa - non sa che Irene canta, nonostante abbia spesso la possibilità di sentirla grazie ai suoi (ottimi) jingles radiofonici. E soprattutto non sa COME canta, non sa quanto sia colto ed elegante il suo modo di fare soul, forse l'UNICO modo credibile in Italia.

Irene LaMedica lo sa: ha grandi modelli di riferimento, è consapevole del proprio knowledge (una cultura sulla black music davvero indiscutibile) così come è consapevole del proprio talento, che dona con il contagocce.
"Dal tramonto all'alba - Pt.2" è un album breve ed intenso, che segue di poco l'uscita del cd singolo "Part 1". Forse non raggiunge certi momenti magici del precedente "Soulista" (parlo di pezzi come "Ti tratto meglio" o "Sette giorni su sette") ma resta comunque un prodotto raffinato, di grande impatto musicale ed emozionale.
Dopo otto anni sono cambiate anche diverse cosucce, come ad esempio l'etichetta Mercury che non esiste più (oggi Universal con tutta la Polygram) alla quale lei era arrivata grazie alla SoleLuna di Jovanotti. Questo disco esce come Too Deep Records, distribuito Self, quindi indipendente al 100%.

"Dal tramonto all'alba - Pt.2" contiene solo 7 tracce + una bonus (che è un remix della traccia n°2). Dopo tutti questi anni sono un po' pochine per chi aspettava impaziente nuove canzoni, e Irene avrebbe comunque potuto inserire nell'album i 3 pezzi che erano nel singolo (ovvero "Io lo so", "Sabato d'aprile" e "Prendi e vai"); non l'ha fatto, forse perchè voleva intendere i 2 cd come un tutt'uno, e d'altro canto anche acquistandoli entrambi non si superano i 16 euro di spesa.
Su sette brani, se ne salvano a pieno titolo almeno tre: "Via", "La natura umana" (la migliore in assoluto) e "2 Cuba" con Emiliano Pepe.
Irene, come le grandi Mastre d'oltreoceano, OSA nuove tecniche di canto antifonali, dove i vocalismi a volte sembrano addirittura "uscire" dalla base sonora, ma senza tradirla mai. Roba da iniziati, per apprezzarla a pieno. Ma comunque un piacevole ascoltare anche per chi non ne sa.
Anche perchè c'è una COSTANTE (assai preziosa) che affianca Irene ad ogni suo passo, ed è Steve "Dub" Lucarelli, la cui presenza significa SEMPRE grande qualità. Lucarelli - anche lui - non è certo il più famoso tra i produttori italiani, ma accidenti è sicuramente uno dei più bravi, dei più preparati, dei più originali. E, in simbiosi con la sua compagna, produce suono e batterie che più soul non si può, con massima pulizia, con massimo rigore... e con massimo STILE!!!
Un disco per molti, ma non per tutti.

Nessun commento: