
Non solo in senso urbanistico, che se "calcolo il percorso" con
Tuttocitta.it mi dice che sono 2,3 km. in totale, dal portone di casa mia all'ingresso degli studios. Che poi, forse, una volta questo era il luogo del grande cinema, quello magico e felliniano che
Manara descrive attraverso il suo personalissimo
Mastroianni. Ora è più che altro un grosso centro di produzione televisiva, peraltro di bassa lega: la casa del
"Grande Fratello", la scuola di
"Amici", i casting per Veline Letterine Stronzoline e via dicendo. Questa è Cinecittà, oggi.
Quando vado al centro commerciale
"Cinecittà Due", affacciato di fronte agli studi veri e propri, dall'altro lato di via Vincenzo Lamaro - e solitamente ci vado per il suo comodo Ufficio Postale o per fare spesa alla
GS (prima anche per l'edicola, ma da un mese a 'sta parte me ne hanno finalmente aperta una sotto casa!) - se prendo un caffè al bar capita spesso che incrocio gente con un
pass o un cartellino adesivo attaccato sul petto:
"selezione Grande Fratello 9", Mario Bianchi, n°5.785. Bori del più infimo livello venuti qui tanto da Tor Bella Monaca quanto da Napoli, fuori di testa eccessivamente colorati che si credono alternativi, fighe finte di una volgarità indicibile, cubiste/shampiste che si specchiano sulle vetrine dei negozi e - convinte - si vedono come modelle. Una pena infinita. O ancora,
Garrison e
Yurman (presunti docenti della scuola della
De Filippi) che stanno comprando un paio di mutande nuove da
"Intimissimi", e frotte di ragazzette con i jeans a vita bassa e qualche chilo di troppo che - esaltate e trasognanti - fanno decine di foto con i cellulalari. Cinecittà è vicina, è
"a un passo dal sogno" come direbbero
Chicco Sfondrini e
Luca Zanforlin (e la
Mondadori che investe pure sul
sequel del loro romanzo, invece che pubblicare veri scrittori).
Va' da sè che l'intero circondario riflette di questa lucente (?) presenza.
Quartieri nati da pochissimo nelle zone limitrofe, da Cinecittà Est ad Osteria del Curato, da Via delle Capannelle fino a Lucrezia Romana. Strade e palazzi nuovi di zecca. Nuovi proprietari, nuove speculazioni, nuovi affitti. E un sottobosco numerosissimo di artisti e artistelli che gravitano intorno a Cinecittà, nella speranza che domani sarà il giorno della loro svolta, e intanto pagano l'affitto di case semi-ammobiliate.
Al primo piano della mia palazzina c'è un giovane regista che viene dal nord, che è "indipendente" come il festival cinematografico di Torino però nel frattempo campa con l'aiuto-regia di qualche programma televisivo. Divide l'appartamento con un via vai di musicisti, attrici, cantanti e quant'altro. Un ricambio continuo, da almeno due anni. Si da' un gran da fare, non c'è dubbio. La scorsa estate - girando il suo ultimo cortometraggio - ha avuto la bella idea di utilizzare la palazzina stessa come set per alcune scene del suo film, con tanto di notturne. Pianerottolo e scale come
backstage e camerini: luci, piantane, grucce con i cambi, ragazze in reggiseno e mutandine, cavi elettrici (a spese del condominio?) e gran profusione di camere digitali...
Ogni mattina io vado al bar di Sergio, a due passi da qui, nella strada parallela alla mia. E' molto importante che il proprio bar di fiducia sia VICINO, perchè un caffè è la prima cosa in assoluto da prendere prima ancora di pronunciare la prima parola della giornata. E Cinecittà è vicina anche a lui, ovviamente. Ogni tanto entrano due stanghe bionde da un metro e ottanta l'una, vestite stilosissime di tutto punto, compresi mega-occhialoni da sole assai
fashion. Parlano strano, forse vengono da qualche paese dell'est. Devono aver preso casa da queste parti, perchè le vediamo spesso, anche a fare spesa all'
Eurospin. Già me le vedo in lizza a gareggiare nella prossima edizione di
"Italia's Next Top Model"...
Ma è la categoria "ex ragazzi di Amici" quella che mi INTRIGA di più.
Quelli che la scuola l'hanno finita, che ne facevano parte una due o tre edizioni fa. Ma che hanno deciso di rimanere a Roma, possibilmente in zona Cinecittà, perche - sai - non si sa mai!
E me li immagino cominciare la propria giornata come me, al bar. E poi... boh, andare a qualche provino? A quache
casting? A elemosinare una serata in discoteca o una presenza "a gettone" in qualche sabato pomeriggio all'
Outlet di Valmontone? Oppure a corsi di dizione e recitazione? In sala prove? In palestra? In qualche studio fotografico? A parlare con il loro agente, se ne hanno uno? O invece a risalire su a casa sperando che suoni quel maledetto telefono? Non ne ho idea.
Io li incontro al bar e basta.
Da qualche settimana, entra una biondina davvero magra e davvero bella. Spesso la mattina ha un aspetto un po' SFATTO, ma - credetemi - è bella anche così.
Il primo giorno che l'ho vista ho pensato:
"Oh, che graziosa fanciulla!" (non l'avevo formulata propriamente così, ma tant'è!). Poi quando è uscita, Sergio m'ha detto:
"E' Samantha, quella che stava ad "Amici", quella che poi s'è fidanzata con Milo del Grande Fratello"... wow che coppia!!! Samantha chiii? Milo chiiiiiiiii?
Abita proprio sopra al bar, come dire nella palazzina alle spalle della mia.
Il caso vuole che la sera stessa, un noioso lunedi sera, la vedo su
SKY mentre guardo
"Come tu mi vuoi", un filmetto italiano con la
Capotondi e
Vaporidis. La biondina del bar, cioè Samantha, ha una piccola parte: è l'assistente (sexy) di un professore universitario (viscido). Dopodichè la sera stessa - incredibile! - la vedo di nuovo in un programma da seconda serata a presentare con
Valeria Valeri il nuovo spettacolo teatrale
"Portami tante rose" in scena al
Brancaccio, una specie di
musical prodotto da
Costanzo con un bel po' di questi "ex ragazzi di Amici". Beh, ad ogni modo 'sta Samantha STA LAVORANDO, buon per lei. E mia cognata mi dice che - nella scuola in tivvù - era anche una delle più brave.
Comunque sia, scorrendo i titoli di coda vedo il suo cognome (che - se vi interessa - a questo punto ve lo trovate da soli) e il passo successivo su
Google è roba di pochi secondi.
Perfetto: ha anche il suo bel
MySpace. Potevamo dubitarne?
A fagiolo per postare un paio di sue foto qui sotto.
A fagiolo per sostenere la mia (assolutamente FUTILE) tesi: come esco di casa, Cinecittà è vicina...