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Un po' di giorni fa ho accompagnato mia moglie ad una delle "sue" riunioni dei volontari di Emergency, nella loro sede romana a due passi da Campo de' fiori.
Oramai so praticamente tutto che c'è da sapere su questa associazione... eppure non si finisce mai di imparare, quanto è vero. Durante quella riunione (un po' troppo lunga), ho infatti "scoperto" una cosa che non sapevo, e che - se ancora ce ne fosse bisogno - mi ha colpito molto positivamente, alimentando una stima di base che è già forte di suo.
Se andaste a leggere il loro "programma", dice (copio & incollo dal loro sito):
• Emergency decide i suoi interventi basandosi soprattutto su due criteri: l’effettivo bisogno della popolazione di assistenza medico-chirurgica specializzata e la scarsità o la mancanza di altri interventi umanitari analoghi nel paese.
• Emergency costruisce e gestisce:
- ospedali per i feriti di guerra e per le emergenze chirurgiche.
- centri per la riabilitazione fisica e sociale delle vittime delle mine antiuomo e di altri traumi di guerra.
- posti di primo soccorso (FAP, First Aid Post) per il trattamento immediato dei feriti.
- centri sanitari per l'assistenza medica di base.
• Emergency
- forma il personale locale secondo criteri e standard di alto livello professionale.
- attua interventi umanitari di assistenza ai prigionieri in contesti connessi a situazioni di conflitto.
- realizza progetti di sviluppo nei paesi in cui opera.
Ma fa anche un'altra cosa, notevole.
Nei paesi in cui costruisce e opera (tipo Afganistan, Cambogia, Iraq, Sierra Leone, Sri Lanka e Sudan, ma non solo), che sia essa una "missione" annuale, biennale, quinquennale e/o altro, alla fine LASCIA le proprie strutture all'amministrazione locale (quella con cui - di volta in volta - firma i protocolli per poter agire territorialmente nella completa legalità, anche quando risulta "scomodo" a governi e autorità sanitarie locali).
Cioé: dopo aver costruito A PROPRIE SPESE le strutture, dopo aver formato gratuitamente il personale locale, dopo averlo reso indipendente al 100% in termini professionali di prima assistenza/medicina/chirurgia, Emergency "chiude" il programma e lascia loro gestione e PROPRIETA'... ma vi rendete conto?
Lo HA GIA' FATTO in Cambogia, per esempio.
Roba che non s'è MAI sentita da nessun altro.
Sono proprio ad un altro livello!!!
A proposito: mancano ancora 5 giorni alla fine di ottobre.
E' ancora in corso la campagna Diritto al cuore: un euro da donare via sms al 48587 per sostenere le (immense) spese dell'ospedale cardiochirurgico "Salam" in Sudan... eddai, che vi costa? Beh, si... un euro!!! ;)
7 commenti:
T'ho da ridare un libro (interessante).
E io mi sa un dvd (particolare).
?
Intendevo... non ce l'ho ancora io il tuo "Plunkett and MacLeane"?
Ah, sì... vabbè, non è una gran perdita in caso te lo scordassi.
1) In realtà, ho guardato meglio tra i miei (nemmeno) 50 dvd e non lo vedo, quindi forse te lo ridiedi quel 19 aprile che venisti qui da me. Controlla anche tu tra i tuoi 5.000 e vedi se magari è già lì.
2) Se non hai voglia di vedere la mia faccia da c@##o, puoi lasciare "Pappagalli verdi" (ecco che per un attimo torniamo IT con Emergency) da Gianni, e quando passo in negozio me lo riprendo lì da lui.
3) Riguardo quello che (giustamente) dici a quel cerebroleso del Mattatoio... si, è vero, il tuo ragionamento "vale per tutti"... ma "gloriarsi di un passato" alla sua maniera ha ben poco a che vedere con ciò che solitamente faccio io... pregasi quindi evitare certi accostamenti, se non chiedo troppo.
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