venerdì 2 maggio 2008

Primo Maggio "dal vivo"?


Ieri era il Primo Maggio, festa del lavoro, che - per chi come me vive a Roma o zone limitrofe - da tanti anni significa mega concertone rock in piazza San Giovanni, organizzato da CIGL, CISL e UIL. Vinco a forza la mia "borghese" pigrizia (che suppongo inevitabile per uno che si avvicina ai quaranta) e decido di andarci anche quest'anno.
Beh, sia chiaro: se dovessi buttarmi in mezzo alla calca, ai frikkettoni, agli avvinazzati, ai punkabbestia, agli studenti fuori sede, etc. etc... se dovessi passare otto ore in mezzo a questa vera e propria marea umana che mai come quest'anno è stata spaventosamente numerosa (parlano di un milione di persone, che - di fatto - ne fa il più grande evento live europeo!!!) probabilmente non mi reggerebbe la pompa, e abbandonerei a priori l'idea.
Allora fortuna che mi viene incontro il famigerato PASS STAMPA, unica ancora di salvezza in eventi di questo tipo (a tale proposito ringrazio la gentile Mary Cavallaro dell'ufficio stampa MN Italia).

Dopo pranzo, dunque, si va...
Metro comoda e funzionale, per l'occasione aperta fino all'una e mezza di notte.
Il solo raggiungere il punto accrediti è già di per sè un'impresa, di quelle che ci arrivi già sudato. Credo che quest'anno ci sia così tanta gente grazie ad una scaletta davvero appetitosa: Subsonica, Elio e le Storie Tese, Tiromancino, Giuliano Palma & The Bluebeaters, Caparezza, Afterhours, Linea 77, Baustelle, Piero Pelù, Marlene Kuntz, Sud Sound System e tanti tanti altri.
La musica amplificata arriva fino alle fermate metro di Re di Roma e di Vittorio Emanuele, i bassi potenti anche oltre. Claudio Santamaria conduce la maratona. Quando arriviamo noi hanno appena finito di suonare i Bisca e sta per cominciare Raiz. Finalmente entriamo. Dopodichè la grande delusione.

Ora - sarà che sono un cagacazzi, d'accordo - ma per me la musica dal vivo DEVE essere "dal vivo"... o sbaglio?
Insomma: quei geni dell'organizzazione hanno piazzato l'area stampa/ospitalità DIETRO al palco, con un grande schermo led per seguire il concerto!?! Non nego che la situazione è anche ben strutturata: gazebo, ombrelloni di tela bianca, tavoli e sedie, un notevole catering (con salumi di prima qualità, formaggi, porchetta, fave e pecorino, ottimi vini, acqua e caffè) ma - cazzo! - una piccola zona transennata d'acceso vicino al palco no, eh?
Non dico proprio sotto (come al Cornetto Free Music Festival) ma quantomeno su uno dei due lati.
Così invece magari mangi pure bene, magari ti siedi pure comodo, ma alla fine - comunque la si voglia mettere - ti vedi il concerto sullo schermo... si, insomma, sei fisicamente a San Giovanni, ma è come se lo stessi vedendo alla tivvù!!!
Non è ASSURDA una cosa del genere?
Facevo prima a guardarmelo da casa, allora. Sciallato sul mio divano, al fresco, con tanto di fave pecorino e vino, se proprio ne avessi avuto voglia. Tra l'altro non ho nemmeno fame (ci siamo già abbuffati a pranzo in una bella tavolata da dodici) quindi prendo un paio di bottigliette d'acqua e me ne vado via con Teresita.

Eravamo usciti per un concerto, e poco dopo ci ritroviamo a passeggiare per il centro, in una Roma comunque straordinaria, con via dei Fori Imperiali chiusa al traffico, un cielo azzurro che preannuncia l'estate, e un altro mare di gente a spasso che forse nemmeno sa che - ad un paio di chilometri da lì - ci sono un milione di persone che stanno ascoltando musica rock...

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