[anche per cambiare post].
Altro che quelle menate di "Vasco Comics"!!! Vasco dal vivo rimane l'unico vero grande credibile Vasco, che nemmeno in studio vale tanto...
Fino all'altro ieri nemmeno immaginavo di andare al suo concerto romano all'Olimpico, anche perchè i biglietti erano introvabili da mesi, e quelli che ancora i potevano trovare (bagarini, ebay, etc.) avevano prezzi ingiustificabili. Ma le vie di Emergency sono infinite (o meglio, le loro RISORSE!!! Bella per Tere, stavolta) e all'improvviso ci siamo ritrovati con due biglietti ad un prezzo che possiamo definire "equo e solidale" (venti euro, per la cronaca) che peraltro sarebbe andato interamente all'associazione. Bene, allora si va!!!
Nonostante la pioggia, nonostante la tangenziale bloccata, nonostante gli scleri (e parlo di VERI SCLERI, di quelli che ti fanno dire "Mai più!!!") per trovare un parcheggio intorno all'Olimpico arrivando troppo tardi, nonostante mi fossi pure perso mia moglie che nel frattempo era andata a ritirare suddetti biglietti, alla fine siamo entrati... e lo spettacolo che ci si è presentato davanti agli occhi - signori miei - è di quelli da togliere il fiato: un'intero stadio pieno che canta parola per parola ogni sua canzone, un palco che sembra un'astronave ultra-tecnologica atterrata in curva sud. E lui, Vasco, mattatore assoluto del suo popolo, che canta, corre, salta, suda, esce, rientra, urla, ride, gioca con la sua band. Ecco: la sua band, sempre la migliore, quella che segna la differenza.
Andare ad un concerto di Vasco Rossi significa andare ad ascoltare la miglior line-up rock che probabilmente esista in Italia. In tanti anni, Vasco dal vivo l'ho visto diverse volte, dal mio primo concerto ("C'è chi dice no", tour 1987) allo "Stupido Hotel" del 2001, passando dallo storico "Fronte del palco" (1990) al tour de "Gli spari sopra" (1993)... e OGNI VOLTA - non lo nascondo - è una GRANDE emozione, anche se non è certo il mio artista preferito, e sono parecchi anni che non lo seguo più a livello di album.
Però dal vivo la sua musica è espressa al massimo, potente e pulita, piena di energia e di chitarre (Maurizio Solieri e Stef Burns) in una scaletta sempre ottima (per due ore e mezza di concerto) accompagnata dalla voce dello stadio, decine di migliaia di persone che cantano all'unisono. Roba da brividi, dico davvero.
Roba da andare assolutamente a vedere, almeno una volta. Che poi - in realtà - non si tratta di "vedere", ma di PARTECIPARE.
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2 commenti:
OT:
hai sentito il Trio Medusa su DeeJay?
Ti salutano (hanno parlato del fumetto)!
Yeah! ;)
'azzarola, Ed!!!
Me li sono persi.
Cos'hanno detto?
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