mercoledì 2 maggio 2007
"XL" contro tutti.
Domenica mattina, all'interno di un fitto programma di incontri/conferenze della Napoli Comicon, c'è stata quella di "XL", presente con TUTTA la sua crew di autori, il buon Luca Raffaelli e Luca Valtorta (il curatore dell'intero magazine, non solo della sezione comics); se spesso 'ste conferenze attirano quattro gatti, questa ha avuto un numero molto alto di partecipanti, e lo show che ne è venuto fuori - per l'occasionale spettatore - è stato di quelli da non mancare!!!
Volevo fare le mie personali considerazioni su quanto detto, analizzando - se possibile - i torti e le ragioni delle parti in causa (tra l'altro ho appena visto che anche Rrobe, nel suo blog, ha dedicato un post a questa conferenza. Che, per inciso, trovate qui).
Dunque: da una parte "XL" è stata attaccata di brutto. Considerando che era la prima volta che partecipava in maniera così diretta ad un fiera (essendone anche partner), giocando cioè IN CASA di chi fa e legge fumetti, era pressochè inevitabile un attacco di questo tipo da parte di pubblico e addetti al settore. C'è chi - nel loro atteggiarsi a pop-punk - li ha accusati di essere "superficiali" anche come punk, e chi - come Igort - li ha invece accusati di non avere un vero progetto alla base (e Igort, a sentire Roberto, è uno per cui "la progettualità deve essere alla base di qualsiasi cosa"). Certo, non nascondo che anche l'inedita coppia Rrobe/Igort - seduti in prima fila, uniti contro "XL" - ha reso divertente questo incontro/scontro, perchè 'sti due di solito se le cantano alla grande, ma stavolta erano alleati contro un NEMICO più grande!!! Eh eh eh ;)
Dal mio modesto punto di vista, trovo comunque abbastanza inutile - nonchè STERILE - attaccare un progetto come "XL".
Prima di tutto perchè non è un progetto editoriale a fumetti, e non credo voglia essere nulla di più di ciò che è: un allegato mensile di Repubblica.
Lo sa bene Raffaelli, che si occupa di fumetti per il Gruppo Editoriale L'Espresso da ben prima che nascesse "XL", e che - come professionista - non ha fatto altro che accettare un incarico in più, del tutto legittimamente (non solo sugli autori e i loro fumetti, ma anche sulle recensioni e i pezzi di approfondimento storico). Lo sa bene anche David "Diavù" Vecchiato, che capitana la squadra di autori, e che - anche nelle pagine di "XL" - non fa altro che fare quello che ha sempre fatto: fumetto underground, atteggiamento alternativo, cultura in salsa pop-anarchica e via dicendo (e in effetti c'è lui dietro gran parte della scelta del cosiddetto gruppo IUK, forse anche per motivi logistici, in quanto unico romano in una redazione che ha sede a Roma). Insomma: sia Raffaelli che Vecchiato, secondo me, non fanno altro che difendere la propria posizione all'interno di un magazine più grande di loro, e hanno tutti i motivi per farlo (casomai, al limite è discutibile il COME lo fanno).
Di fatto, io stesso sono un regolare lettore di "XL"... e per un euro e novanta mi sta anche bene così com'è!!! ;)
Per contro, è ben diverso il discorso per Valtorta, forse l'unico elemento realmente FASTIDIOSO della conferenza.
Sempre secondo il mio modesto punto di vista, questo di fumetti non ne sa un cazzo!!!
E' uno che ha il fortunato compito di dirigere un mensile di alta tiratura e diffusione, che deve essere il più mainstream possibile, che - nonostante lui cerchi di convincerci del contrario - è un giornale "per fighetti" esattamente come vorrebbe esserlo "Rolling Stones", con la sola differenza che "XL" è fatto meglio. Cioè, in modo più paraculo.
Ma quando viene a dirci che "XL" non è solo una vetrina, ma anche menate su come sia un mezzo per "educare il lettore" allora NO, non ci sto: tu non educhi proprio un cazzo di nessuno, bello mio!!!
Questa si che diventa vera ipocrisia: Valtorta sa meglio di tutti i presenti che "XL" non è un mensile che deve vivere/sopravvivere con la forza delle proprie vendite, ma è un allegato editoriale del secondo quotidiano italiano ed è - come ogni altro allegato - una pura operazione di marketing della Manzoni S.p.a., la società "interna" che si occupa della raccolta pubblicitaria di tutto il Gruppo!!! Vorrei vederli ad uscire in edicola con lo STESSO progetto, ma senza Manzoni e Repubblica alle spalle, da "indipendenti", quanto durerebbero!!!
Molto più ONESTO, a mio avviso, l'intervento di Davide Toffolo, forse il migliore di tutti.
Cecchè ne dica Roberto (lui ne parla come uno che "ha provato a tenere il piede in due staffe, cercando di non scontentare nessuno dei suoi due datori di lavoro: Igort e XL, appunto") per me il suo è stato un ammirevole tentativo di mediazione tra le finalità artistiche degli autori e quelle necessariamente commerciali della direzione di "XL". Poi è ovvio ognuno legge nelle parole delle persone ciò che vuole, anche la malizia. Ma per me è stato onesto e basta.
Tornando al progetto IUK - Italian Underground Comix - mi rimangono comunque due perplessità:
1) Perchè la scelta di "XL" (di Vecchiato? di Raffaelli? di Valtorta?) ha voluto DELIMITARE ad un solo genere di fumetto & autori la propria sezione comics? Una volta tanto che un magazine ad alta tiratura e diffusione si occupa di fumetto in un modo in cui ben pochi altri potrebbero permettersi di farlo, non sarebbe stato più logico occuparsi - anche nella produzione/pubblicazione - di TUTTO il fumetto italiano, con una visione delle nostre produzioni a 360°, invece che solo ed unicamente di cosiddetto underground?
2) Quasi un gioco di parole: se "XL" vende 250mila copie al mese (dico una cifra a caso, dato che mi risultano 600mila copie di tiratura, ma Giacon all'incontro parlava di 150mila copie di venduto) che in qualsiasi caso ne fanno automaticamente il contenitore di fumetti più venduto d'Italia... cosa c'è di underground in tutto ciò? Questo è OVERground, altro che!!! ;)
Se stessimo parlando di musica, sarebbe come una band che si atteggia e si vanta di essere indipendente/alternativa/underground ma che firma con la più grande major del mondo, che gli pubblica un disco con una tiratura e una distribuzione della Madonna: in QUEL campo, starebbero già tutti a sputargli addosso!!!
Eppure, eppure...
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13 commenti:
Personalmente non ho mai capito cosa realmente si intenda per fumetto underground, così è una questione di numeri di contenuti o cos' altro?
Detto questo credo che anche se xL non ha un vero e proprio progetto editoriale è utilissimo che ci sia, fa avvicinare il fumetto a gente che magari il fumetto non lo cagava nemmeno di striscio.
Il fumetto ha bisogno di certi contenitori per poter mostrarsi meglio alla gente, se il fumetto rimane chiuso nei recinti che egli stesso si costruisce serve veramente a nulla.
In merito alla conferenza, finalmente si è vista una conferenza non autoreferenziale con un pò di sangue, di solito questo genere di cose sono piuttosto noiose ed in questo concordo con Stefano.
Penso che effettivamente il discorso di Toffolo per quanto un pelo di comodo, si giusto, prendendo proprio lui come autore, usa XL come finestra per la "promozione" di se stesso (dischi + fumetti) e poi vende le copie dei suoi libri Coconino.
Non capisco nel caso cosa ci sia di male nel volersi fare promozione.
Per quanto riguarda XL fa ridere e mi lascia un po' perplesso pensare che gente come GIACON o lo stesso TOFFOLO siano ancora considerati UNDERGROUND, bah...
Ciao Stefano, hai ricevuto la mia mail di risposta?
Fammi sapere.
è stato un coglione igrt quando ha attaccato quelli di xl perchè non avere un progetto non significa un cazzo: il progetto è xl stesso!!!!!! forse gli rode il culo perchè la sua collana coconino con repubblica non ha venduto un cazzo!!!!!!
ed è stato un coglione pure rrobe quando ha affiancato igort perchè quei due non si sopportano ma pe sta cosa hanno fatto finta di essere amici tanto per criticare quelli di xl
sta gente è prorprio esaurita
@Niccolò:
si, mi è arrivata.
E ti ho già ri-risposto.
@Brian Eno:
Ehi, modera i termini bello mio!!!
A me Igort non piace molto, non mi piace il suo modo di atteggiarsi e di porsi, ma è tutt'altro che un "coglione"... e la sua Coconino è una casa editrice che tanto di cappello, che fa cose molto belle (tra l'altro che ne sai te delle vendite della collana "Graphic Novel" allegata a Repubblica/L'Espresso?)...
E per quanto riguarda Rrobe, credo di aver capito dalla sue stesse parole (dato che a Napoli siamo stati parecchio insieme) che un certo "riavvicinamento pacifico" con Igort fosse avvenuto già da un po', non solo quel giorno durante la conferenza...
Tu cmq datte una regolata, e se vuoi dire la tua - che ne hai tutto il diritto - non farlo sparando "coglioni" e destra e a manca, OK?
vabbè allora sei coglione pure tu che difendi due come quelli lì
senti Brina Eno, torna da Bryan Ferry o da Bono che stai meglio lì con loro, eh?
Calcola che al prossimo intervento del cazzo come quelli che hai fatto fino ad ora, comincio ad eliminarteli. Chiaro?
Ciao.
p.s.
a dirti la verità Brian, io e Igort siamo in rapporti amichevoli.
E non ho affiancato Igort nella polemica quanto espresso perplessità mie e ben diverse da quelle di Igort.
E per concludere... ma fottiti, coglione.
Ma perchè discussioni interessanti e serie come queste devono sempre essere funestate dai brian eno di turno? Ma che hanno,le pigne in testa?
S3Keno, cancellali di brutto e senza remore, e non certo per spirito censorio, ma perchè proprio non se ne può piu di 'sti rompiglioni!
La polemica sorta all'ultimo comicon è davvero sterile! Coconino e XL sono due realtà del fumetto per certi versi inconciliabili: la prima è una casa editrice di fumetto d'autore, storie che hanno come target uno zoccolo duro di lettori affezionati; la seconda è una rivista pensata per un pubblico quanto più ampio possibile, nella quale i fumetti occupano uno spazio che non è neanche il più importante... Tante altre sono le differenze tra queste due realtà, ma perchè, invece di soffermarci su queste stronzate, non badiamo ai loro meriti? Coconino ha un catalogo vastissimo, costituito in gran parte da capolavori veri e propri; in più ha il merito di essersi estesa al mercato delle librerie di varia. XL, tuttavia, è una rivista che, nonostante a volte sembri essere stata pensata per un target di adolescenti decerebrati, ha il merito di aver portato in EDICOLA, e ad un pubblico vastissimo, il lavoro di alcuni dei fumettisti italiani più celebrati di una cosiddetta scena "underground" (sebbene questi autori siano bene o male sempre gli stessi, ma che fa?). Cioè, a me gasa parecchio pensare che un adolescente che considera figo comprare l'ultimo XL con l'intervista ai Good Charlotte, possa avere l'opportunità di leggere, magari distrattamente, un fumetto di Alessandro Baronciani, o di Maicol e Mirco... Non è anche questo un modo per divulgare la cultura del fumetto?
>Cioè, a me gasa parecchio pensare che un adolescente che considera figo comprare l'ultimo XL con l'intervista ai Good Charlotte, possa avere l'opportunità di leggere, magari distrattamente, un fumetto di Alessandro Baronciani, o di Maicol e Mirco... Non è anche questo un modo per divulgare la >cultura del fumetto?
Istintivamente commento: "parole sante!" queste ultime di Salz.
Ma si può anche pensare che gli autori abbiano involontariamente prestato il loro stile ad un'iniziativa che è innanzitutto di marketing.
E proprio per questo è opportuno che ci sia un denominatore comune tra gli autori, anche se lato.
E osservo che tantissimi di loro sono stati pubblicati negli anni passati su Schizzo.
cmq Igort ha sempre fatto interventi di questo tipo, provocando intellettualmente gli interlocutori.
MicGin
ECCOLA! ho trovato la litigata di cui leggo su tutti i blog qua:
http://xl.repubblica.it/xlchanneldetail/45161
si sente poco ma i toni sono accesi!
Sampei
Underground è anche Daniel Clowes, che se ne vanta; come pure Robert Crumb, Rick Veitch, Charles Burns... tanto per fare qualche nome, ma ce ne sono tantissimi altri, per cui vanno bene anche Giacon e Toffolo, non credo ci sia un limite di età.
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