lunedì 8 ottobre 2007

Common + Kanye West


C'è qualcosa che stavolta lega più che mai Common a Kanye West.
Eppure il primo - al secolo Lonnie Rashid Lynn da Chicago - è di tutt'altra estrazione, fa parte di quel lato "colto" che tanto amo (e di cui così poco è rimasto) nel rap contemporaneo, con la profondità dei suoi testi, con il suo stile che supera il senso estetico per quello poetico. Amore e spiritualità. Non a caso è uno dei pochi che continua a coltivare ed alimentare il manifesto ideologico della Native Tongue Posse (quella dei De La Soul, degli A Tribe Called Quest, dei Jungle Brothers), una sorta di "collettivo" che celebra le radici africane dell'hip hop e ne rivendica l'identità come cultura non violenta. Tra gli altri, ne fanno parte anche la divina Erykah Badu (che guarda caso è la moglie di Common), Talib Kweli e il mio adorato Mos Def. Tutti artisti che "appoggiano" le proprie metriche (con un flow assai rilassato) a basi molto strumentali e molto soul, per una scuola di pensiero decisamente intellettuale ed introspettiva. Cioè l'antitesi del gangsta rap.

L'altro - Kanye Omari West da Atalanta - è quanto di più modaiolo ed egocentirco possa presentare l'attuale scena statunitense della black music. Un vero e proprio "Re Mida" della scena, che trasforma in oro tutto ciò che tocca. Un artista dalla presunzione infinita, che però se lo può permettere. Perchè INFINITO è anche il suo talento.

Due artisti diversi. Due dischi diversi.
Eppure Kanye West firma 8 brani su 12 del settimo album di Common, "Finding forever" (Geffen/Universal). Gli produce dei tappeti sonori su misura, raffinati ed impeccabili, perfetti per lo stile del suo amico. Lo fa con un sampling ricercato e sofisticato: Gil Scott Heron per "The people", Stevie Wonder per "U, black maybe" (che conta anche la voce di Bilal, anche se non appare nei featurings), Nina Simone per "Misunderstood", Paul Simon per "Forever begins".
Common pensa al resto: rappa sul rock e sul jazz, duetta con lo stesso West nella splendida "Southside" e con un altro mostro sacro come D'Angelo in "So far to go" (che al suo interno cita gli Isley Brothers di "Don't say good night"), ci regala due gioielli come "The people" e "The game", con gli abili scratches di Dj Premier.

Dal canto suo, Kanye West con "Graduation" (Roc-A-Fella/Universal), il suo terzo album a solo, GIOCA come sanno fare in pochi, sin dal primo singolo "Stronger"; se tenete conto che i Daft Punk - nonostante siano delle star in Europa - negli Usa non se li fila praticamente nessuno, lui (insieme al grande Timbaland, non scordiamolo) è riuscito ugualmente a trasformare questo pezzo in una delle più potenti hit dell'anno!!!
West non è un rapper nudo e crudo, e non gli interessano nemmeno certi "approfondimenti" dell'amico Common o del resto della posse. Quella di West è musica POPolare, è hip hop prodotto egregiamente, eclettico, ma comunque più leggero, più "pop" (in senso assolutamente positivo) che non si pone alcun problema: campiona Michael Jackson in "Good life" (feat. T-Pain) ma anche i migliori Public Enemy in "Everything I am" (dove - tra gli autori - risulta anche la leggenda George Clinton, oltre - anche qui - agli scratches di Dj Premier), poi scrive e canta con Chris Martin dei Coldplay in "Homecoming", ma rappa insieme a Mos Def (eccolo di nuovo!) in "Drunk and hot girls".
Se c'era davvero un sfida tra Kanye West e 50 Cent per l'uscita dei loro nuovi rispettivi album (ma sappiamo bene tutti che questa presunta rivalità è stata solo una mossa di marketing), beh... West l'ha vinta a mani basse, sbaragliando l'avversario!!!

Due artisti diversi. Due dischi con "poche" tracce (12 quello di Common, 13 quello di Kanye West).
Due album da avere/ascoltare assolutamente.
In questi tempi di magra per il rap americano, questa è veramente roba buona.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Common è un grande.
Kanye West mi piace di meno.
Però potrei scaricarmeli entrambi e, in caso tu abbia ragione, acquistarli.
Comunque ottime recensioni.

Anonimo ha detto...

mi interessava un parere su Kanye. Mi hai convinto. Sono secoli (mesi e mesi) che non ascolto niente di black.

Anonimo ha detto...

che palle sti negri de merda che se sparano e non fanno altro che fare YO! YO! YO! YO! YO! YO! YO! YO!

fanculo USA rapperz

Anonimo ha detto...

mi sa che questo "anonimo" qui sopra non ha letto nemmeno una riga di quanto scritto da strekeno: sia common che kanye west sono l'esatto contrario di un "negro di merda che fa yo yo yo"!!!!!!

si, si: stai meglio te con gigi d'alessio, che "yo yo yo" te lo fa nei coijoni

***native tongue posse rules***