martedì 27 aprile 2010
STYLO feat. zio Brucie
Vi avevo promesso una recensione a "Plastic Beach" dei Gorillaz, ma non ho ancora avuto modo di scriverla, perdonatemi. Nel frattempo, godetevi il fighissimo videoclip in HD di "Stylo" (che purtroppo non posso postare ma solo linkare, per quel solito discorso sull'ottusità delle majors discografiche) che sforna - nientepopodimeno! - una cazzutissima interpretazione on the road del nostro caro vecchio zio Bruce Willis, yeah!!!
domenica 25 aprile 2010
Vivès + Moccia.
L'intervista al giovanissimo (e già assai bravo) autore francese Bastien Vivès raccolta dal nostrano Roberto Recchioni e pubblicata sul suo blog, mi da lo spunto per una riflessione molto personale, che - per l'appunto - preferisco fare qui in casa mia, piuttosto che in quella sede. Durante la loro chiacchierata, Vivès parla del suo prossimo impegno editoriale, e cioè l'adattamento a fumetti di "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia, in prima battuta per il mercato francese (ma non riesco a non immaginare un'immediata pubblicazione italiana - che so? - in una co-edizione Black Velvet/Feltrinelli?); aldilà del fatto che non riesco davvero a capire cosa possa trovare di interessante nei "personaggi" o nel "ritmo" di suddetto romanzetto per adolescenti cerebrolesi, la questione è un'altra.
Ora, sia chiaro, non sto mettendo in discussione la bontà dei disegni di Vivès (che probabilmente manterranno il loro standard abituale, cioè elevato) ma proprio il nostro caro Moccia nazionale, che ovviamente - da autore? da soggettista? da sceneggiatore? - ne trarrà il suo bel compenso + relativi diritti d'autore. Allora ecco che io MI RIFIUTO, anche acquistandone una solo copia, di dargli uno solo dei miei euro, di ALIMENTARE con essi un percorso (e un mercato) che personalmente ritengo l'antitesi del romanzo, della scrittura, della narrativa, dell'editoria e - non ultimo - della comunicazione sociale. Si, proprio quel messaggio/modello che sta tirando su un'intera generazione lobotomizzata da quel genere di stronzate (e non solo).
E' lo stesso atteggiamento pregiudizievole con il quale io - che sono ancora uno di quelli che acquista CD musicali - non comprerò MAI il disco di un'artista che esce da "X-Factor", da "Amici" e/o da qualsiasi altro talent show televisivo! E' una scelta assoluta, fatta a prescindere, a priori. Non me ne frega veramente NIENTE se abbiano telento o meno (che su questo benedetto "talento" mi sono pure già abbondantemente espresso); da me non avranno un sola copia venduta in più nelle loro ridicole classifiche F.I.M.I.
Faccio un altro esempio, ben più estremo.
E' come andare con una prostituta. Può esserti capitato anche una sola volta in tutta la tua vita E puoi anche pensare (autoassolvendoti): "In fondo che male ho fatto?". Tu sei un adulto consenziente, lei pure (sempre che non sia minorenne, ma questa è un'altra storia). C'è stata una semplice e chiara transazione economica, una prestazione mercenaria tra due persone in grado di intendere e di volere. E' vero. Ma con quella sola volta, tu hai alimentato il mercato della prostituzione. E puoi raccontarmi quello che ti pare, ma le chiacchiere stanno a zero. Quella tua sola volta, come per la copia di un solo libro, va moltiplicata per dieci, cento, mille, diecimila volte in tutto il territorio nazionale.
Tieni conto anche di questo, cazzo!
giovedì 22 aprile 2010
"Mono" n°8 + scuse/Massa
Ad otto giorni dall'apertura dei cancelli del Napoli Comicon (che comincia per l'appunto il prossimo giovedì 30 aprile) devo purtroppo avvertire i miei quattro lettori, con estremo dispiacere, che - per la prima volta dal marzo del 2006! - questa primavera il Massacratore SALTA la sua corsa.
Il nono numero della serie slitta dunque direttamente a Lucca Comics, cioè al prossimo novembre. Sono affranto, credetemi. Non solo per me, ma anche (e soprattutto) per le due grandi guest stars internazionali (?) presenti sul nuovo albo, che a questo punto dovremo attendere per altri sette mesi (nel corso dei quali cercherò di stappare al Bot nazionale un altro numero SPECIALE con più pagine, per farmi perdonare - almeno in parte - l'imprevedibile imprevisto). I motivi di questa defaiance sono molteplici, ma più che altro alla base ci sono stati dei SERI problemi personali/familiari che ho avuto tra febbraio e marzo, proprio nel momento in cui avrei dovuto terminare l'albo e consegnarlo in tipografia. A causa di suddetti problemi (che nel frattempo si sono anche risolti) ed in virtù del mio essere palesemente un "fumettaro part time", in quel momento ho dovuto necessariamente dare priorità ad altre cose: in primis la mia famiglia, e subito dopo al lavoro (peraltro, ve l'ho già detto, per un nuovo brand) con il quale pago il mutuo di casa e campo. Ciononostante, mi dispiace molto. Davvero molto.
La mia unica consolazione?
Che a Napoli viene presentato "Mono" n°8, quello "dei piccoli", dove - merito del cognome? - sono presente con la mia bella monotavola. E di questo sono proprio contento, sia come autore che come papà. In poche parole, la mia unica NOVITA' primaverile è nuovamente allo stand Tunuè, è ciò mi aggrada assai. Se dunque qualcuno di voi fosse lì a Napoli sabato, e se per caso volesse anche incontrami, in linea di massima dovrei trovarmi al loro stand nel pomeriggio… così magari - se esiste ancora un mascalzone che non abbia acquistato "Roots 66" (ma non credo sia possibile, alla soglia delle 22mila copie vendute) può approfittare dell'occasione per rimediare a questa grave mancanza!!!
Io come sempre vi aspetto per due chiacchiere, un caffè e - chissà? - magari addirittura uno sketch ;)
domenica 18 aprile 2010
S3K.40
40 Piccoli Anni from S3keno on Vimeo.
Siete stati fantastici, tutti.
Ma il ringraziamento più grande è per Teresa & Ottokin :)
lunedì 12 aprile 2010
Cinico, eh?
sabato 10 aprile 2010
Si, viaggiare...
Si parlava di viaggi, tra amici.
E lei, che non c'è nemmeno bisogno di far nomi, se ne esce con un: "Anche io e M. volevamo partire a breve. Avevamo pensato ad un week-end a New York, ma poi pensando al bimbo è un po' un casino"…
Alchè io, già infastidito ma ancora con tollerante gentilezza: "Un week-end a New York? Cioè, sarebbe più il tempo che passereste in aereo che non quello effettivo che vi fermereste lì".
E lei: "Beh, sai, noi siamo abituati".
Dunque.
Che prima di aprire la bocca dovresti accendere il cervello.
SIETE ABITUATI A COSA?!?
Ai viaggi intercontinentali?
Che d'accordo che M. è un assistente di volo. Lui, non tu. Ma da che ricordo, da che state insieme, siete stati una volta a Dublino, un'altra mi pare a Lampedusa, un paio di volte a Milano e una al villaggio Valtur in Kenya. In due anni e mezzo, a livello di viaggi in aereo, né più né meno di chiunque altro!
Ma poi hai presente dove sta New York?
Che scoattandotela ti ci riempi la bocca, ma tra quelli seduti a quel tavolo SEI L'UNICA che ancora non c'è mai stata, tu che "sei abituata" ai viaggi in aereo da otto ore (?) e passa!
Ma fammi il piacere, su.
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