lunedì 29 settembre 2008
"Don't stop believing"...
Ebbene si, con circa sei anni di ritardo mi sono finalmente visto "I Soprano", e intendo tutte e sei le stagioni (muletto docet!) per ottantasei episodi uno dietro l'altro, da metà giugno ad oggi.
Su questo serial è già stato detto di tutto e di più, e in tanti - certamente più qualificati di me - hanno speso le migliori parole possibili. Quindi non aggiungo altro che F.A.N.T.A.S.T.I.C.O... e tanto basta (ma può darsi che prossimamente vi spari qualche analisi personale). Ad ogni modo sento che già mi manca. Negli ultimi mesi, mi ero troppo abituato a condividere le mie pause lavorative (notturne) con Tony Soprano...
Inutile allora dirvi il mio stupore (?) sulla scena finale dell'ultimo episodio, cioè "Made in America", con Tony, Carmela e Anthony Jr. al tavolo del ristorante che ordinano onion rings aspettando che li raggiunga anche Meadow per cenare tutti insieme, mentre lei parcheggia (per modo di dire) la macchina e attraversa la strada per entrare nel locale... sulle splendide/struggenti note del pezzo '80 dei Journey. Si, insomma, ci sono rimasto secco.
Per la rabbia, per l'originalità, per la genialità di qualcosa da poter intendere in mille modi diversi (anche grazie alle numerose metafore dell'intera sequenza) e che allo stesso tempo - volendo - ci lascia una trama completamente aperta...
Io non so che intenzioni abbia davvero quel figlio di buona donna di David Chase a.k.a. DeCesare.
In rete si vocifera di una possibile trasposizione cinematografica, ma forse sono solo cialtronate del "popolo nerd"... anche perchè il boss è praticamente rimasto senza uomini!!! ;)
Comunque sia, per quanto mi riguarda lunga vita - ora e per sempre - a Tony Soprano e alla Famiglia. Non necessariamente la sua...
venerdì 26 settembre 2008
... E TRE!!!
Tre di tre.
Per chiudere davvero col botto!!!
Ci ho lavorato proprio tanto su questo ultimo volume del REMIX (che presenteremo in anteprima a Lucca Comics, dopodichè nelle fumetterie). Con le ultime due storie della vecchia serie Liska® Prod, poi "Sbirri" (che anche letta oggi - oltre che attualissima - è ancora di grande effetto), poi ancora il secondo capitolo "a solo" delle avventure di Virgo... e infine i due episodi della Factory, ripubblicati PER LA PRIMA VOLTA in un'edizione totalmente rimasterizzata.
Aldilà della palese citazione della copertina (da poco pubblicata anche su "Mega", ma mancava - in basso - la fascia dei featurings) è sui "contributi" scritti che vorrei soffermarmi un attimo, visto che - dopo Bartoli, Plazzi, Cajelli, Ginevra, Carta, Rizzo, Danesi e Di Giorgi - stavolta lasciano la loro prestigiosa firma quattro gentiluomini che rispondono al nome di LUCA RAFFAELLI (La Repubblica/L'Espresso), MARCO MARCELLO LUPOI (Panini Comics/Mavel Italia), PASQUALE RUGGIERO (Magic Press) e DARIO MORGANTE (Purple Press)... niente male come ospiti, nevvero? ;)
"Qualcosa vorrà pur dire"...
Il Massacratore REMIX • Volume 3 di 3
128 pagine b/n + copertina colore, brossurato
mercoledì 24 settembre 2008
Dicevamo "Monetine"...
... che sono diversi mesi ormai che è uscito, e io ne dovevo (e volevo) ancora parlare. Nel frattempo c'è stata un'estate di mezzo, con il singolo/tormentone omonimo in alta rotazione su tutte le radio italiane: "Una monetina a te, una a te, una monetina pure a te, così fanno tre, una monetina per questa serata che non può finire, una per trovarti, l'altra per sparire. Una monetina a te, una a te, un'altra monetina pure a lei, così fanno sei, una monetina per poterti dare quello che mi hai chiesto, una per un viaggio, ancora non è tutto. Una monetina per il Chiapas, una per Filippo che è partito per Caracas"... e la maggior parte delle gente a considerarlo un INEDITO di Daniele Silvestri per il suo doppio CD (auto)celebrativo, senza sapere che "Monetine" è - con i dovuti arrangiamenti (una base ancora più latina, l'eliminazione del ritornello originale) - la versione 2008 di "Pozzo dei desideri", la seconda traccia di "Sig. Dapatas" (1999), l'album forse più "dimenticato" del cantautore romano, nonostante contenga tracce bellissime come "Aria" (presentata a Sanremo '99), "Desaparecido", "Amore mio" e "Giro in si", peraltro tutte contenute in questo suo nuovo greatest hits.
In effetti la particolarità di "Monetine" (Sony/Bmg, 2008) è proprio questa.
Considerarlo una semplice raccolta dei suoi più grandi successi sarebbe in qualche modo riduttivo.
Ci sono nuovi brani inediti, d'accordo ("Senza far rumore" e "Il mondo stretto in una mano", che in realtà faceva parte della colonna sonora del recente "Questa notte è ancora nostra", ma qui è diversa)... ci sono nuove versioni di vecchi pezzi, d'accordo ("Dove sei", "Idiota" e "L'uomo intero" dall'album "Daniele Silvestri" + "La classifica" dall'album "Unò-duè")... e ci sono anche cover ("Una giornata al mare" di Paolo Conte, secondo singolo radiofonico)... ma questo "Monetine" è soprattutto un DIARIO personale: lucido, rigoroso, assolutamente cronologico, che ripercorre fedelmente la carriera di Silvestri attraverso i suoi otto album.
Che sia figlio d'arte non mi è mai importato nulla. Papà scrittore, autore televisivo e musicista (è anche uno degli autori che firmò con Celentano le musiche di "Yuppi du", la cui versione restaurata è appena stata riproposta alla Biennale del Cinema di Venezia), mamma cantante jazz... ma se il TALENTO non scorre nelle tue vene, il tuo cognome - da solo - non ti porta lontano!!! E invece la carriera di Daniele parla da sola, e le 35 tracce di questo doppio CD (anche in versione DVD con la raccolta di tutti i suoi videoclip) testimoniano questo talento passo dopo passo.
Con il suo album d'esordio - "Daniele Silvestri" (1994) - vince subito il Premio Tenco come "Migliore opera prima dell'anno". Da quel disco - oltre le tre tracce in versione 2008 menzionate prima - estrae anche "Il flamenco della doccia".
Dal secondo album "Prima di essere un uomo" del 1995: "Le cose in comune" (che vince nuovamente il Premio Tenco ma stavolta come "Miglior canzone dell'anno"), "Frasi da dimenticare", "L'Y-10 bordeaux" e la bellissima "L'uomo col megafono" (portata a Sanremo '95).
Dal terzo e doppio album/capolavoro "Il dado" (1996) estrae "Strade di Francia", "Hold me", "Me fece male a chepa", "Sogni-B" e la straordinaria "Cohiba" (dedicata senza nessuna retorica a Che Guevara) vero e proprio cavallo di battaglia/manifesto sia di quel disco che di ogni concerto seguente. Tutt'oggi urlata a gran voce e tenuta come pezzo finale di tutti i suoi live.
Per "Sig. Dapatas" - il quarto album in studio - ho già detto sopra.
"Occhi da orientale" e "Testardo" - entrambe richiestissime dal suo pubblico ogni volta che suona dal vivo - sono i due unici brani inediti di "Occhi da orientale - Il meglio di Daniele Silvestri", il suo primo greatest hits del 2000. In realtà come inedito c'era anche "Cuore di cera", ma è su "Testardo" che torneremo presto sopra... ;)
Dal sesto album "Unò-Duè" (2002) troviamo "Sempre di domenica", "1.000 euro al mese", "Il colore del mondo", "Il mio nemico", "L'autostrada" e "Salirò" (la grande hit di Sanermo 2002).
Dal suo finora unico doppio album dal vivo "Livre Trànsito" (2004) la sola "Kunta Kinte", anche perchè era il solo brano inedito di quel disco.
Dall'ottavo (e per ora ultimo) album in studio "Il latitante" del 2007 ecco "La paranza" (nuova hit presentata a Sanremo 2007), "Gino e l'Alfetta", "A me ricordi il mare" e la struggente "Mi persi".
Un unico, coerente, percorso artistico che ha sempre condotto l'eclettico Silvestri nelle tematiche più diverse: l'ironia, l'impegno politico, il romanticismo, il puro divertessiment, la vera e propria cronaca sociale... attraverso un coloratissimo universo musicale che spazia dallo stornello folkloristico ai ritmi cubani e le sonorità latino-americane. Sempre presente - infatti - questa sua spiccata anima caraibica nei capitoli più elevati ed intensi della sua produzione.
martedì 16 settembre 2008
Les jeux sont fait...
Alla fine Roberto "Rrobe" Recchioni è risultato vincitore della petizione popolare sul "personaggio che vorreste vedere massacrato", cioè La Classifica del Massacratore.
Tanto sapevo che finiva in questo modo... e almeno così esce una volta per tutte dalla TOP TEN, no? ;)
E sia.
Mi tocca scrivere e disegnare 'sta sturiella.
Che verrà pubblicata sul Massacratore n°6 (al centro dell'albo) in uscita alla prossima Lucca Comics, quindi in fumetteria per novembre 2008.
Come ho già avuto modo di rispondere proprio a lui un paio di post fa, sarò creativo e cantautoriale (?)...
O meglio, tenterò di esserlo.
Uhm, si, vedremo per quel "creativo"...
domenica 14 settembre 2008
Metodo Nexta.
Aneddoti giornalistici • Part 1
Circa quattro anni fa, mi trovai ad intervistare Benjamin McKenzie per conto di "Vanity Fair".
In quel momento era letteralmente ESPLOSO il fenomeno "The O.C.", che - dopo il travolgente successo negli USA - alzava più di tre milioni di spettatori ad episodio anche qui da noi, in Italia. McKenzie interpretava Ryan Atwood, il "bello e dannato" della serie, e veniva continuamente paragonato a Russel Crowe: nuovo sex symbol delle teenagers di mezzo mondo!!!
La direzione di VF - nonostante me lo pagò molto bene - per motivi "tecnici" legati allo spazio disponibile mi chiese un pezzo abbastanza corto rispetto alla lunga intervista che io gli avevo fatto, così mi trovai parecchio buon materiale "inutilizzato", dal quale tirai fuori un secondo pezzo.
Comunque ESCLUSIVO. Comunque INEDITO.
Non lo feci per denaro, in quel caso.
La prestazione, come ho già detto, mi era stata pagata. Era più che altro una questione di firma, per "ottimizzare" del materiale che - tenendo conto della popolarità del telefilm ancora in corso di programmazione - non mi andava proprio di sprecare!!!
Avendo quindi lavorato negli anni precedenti per la Nexta Media, in maniera del tutto amichevole (cioè a titolo gratuito) proposi alla caporedattrice di Televisione.it - che chiameremo Francesca (e che non lavora più lì da un pezzo) - di pubblicarlo. Che pensata.
Insomma, per lei sarebbe stata un'intervista inedita ad una star internazionale, protagonista della serie cult dell'anno... roba da dedicargli immediatamente la Cover Story della settimana, no?
Mi rispose qualcosa del tipo: "No, grazie. Ho già abbastanza buon materiale in attesa di pubblicazione" nei suoi soliti modi gentili, sia chiaro. Gli stessi per cui - negli anni che abbiamo lavorato insieme in redazione - non c'è mai stato nessuno scazzo tra noi.
I giorni seguenti ho tenuto d'occhio (sia per curiosità che per puntiglio) gli aggiornamenti di questo sito Nexta dedicato alla televisione. A livello di Cover Story (cioè il pezzo di maggiore importanza, accidenti!) uscirono - in ordine - cose del tipo: ultimissime su Loredana Lecciso, reportage in tempo reale dall'"Isola dei Famosi", intervista a Nina Soldano (?) di "Un posto al sole"... WOW che materiale!!! In effetti che cazzo se ne faceva Francesca di un'intervista a Benjamin McKenzie con tutta 'sta roba di primissima qualità?!?
Perchè mai rischiare di cambiare il livello standard del suo sito?
Metodo Nexta docet.
Io quell'intervista poi la pubblicai lo stesso, sulla versione cartacea di "35mm Magazine" (sulle pagine di "Zapping" dedicate alla tivvù).
Nei mesi successivi, con il successo di "The O.C." che non diminuiva, Televisione.it dedicò al serial decine di news, pezzi e articoli vari, nel tentativo - patetico! - di rincorrere le esclusive della concorrenza.
MAI un'intervista ad un solo dei protagonisti. Ma non sapevano nemmeno dove andarli a cercare, come raggiungerli...
Circa quattro anni fa, mi trovai ad intervistare Benjamin McKenzie per conto di "Vanity Fair".
In quel momento era letteralmente ESPLOSO il fenomeno "The O.C.", che - dopo il travolgente successo negli USA - alzava più di tre milioni di spettatori ad episodio anche qui da noi, in Italia. McKenzie interpretava Ryan Atwood, il "bello e dannato" della serie, e veniva continuamente paragonato a Russel Crowe: nuovo sex symbol delle teenagers di mezzo mondo!!!
La direzione di VF - nonostante me lo pagò molto bene - per motivi "tecnici" legati allo spazio disponibile mi chiese un pezzo abbastanza corto rispetto alla lunga intervista che io gli avevo fatto, così mi trovai parecchio buon materiale "inutilizzato", dal quale tirai fuori un secondo pezzo.
Comunque ESCLUSIVO. Comunque INEDITO.
Non lo feci per denaro, in quel caso.
La prestazione, come ho già detto, mi era stata pagata. Era più che altro una questione di firma, per "ottimizzare" del materiale che - tenendo conto della popolarità del telefilm ancora in corso di programmazione - non mi andava proprio di sprecare!!!
Avendo quindi lavorato negli anni precedenti per la Nexta Media, in maniera del tutto amichevole (cioè a titolo gratuito) proposi alla caporedattrice di Televisione.it - che chiameremo Francesca (e che non lavora più lì da un pezzo) - di pubblicarlo. Che pensata.
Insomma, per lei sarebbe stata un'intervista inedita ad una star internazionale, protagonista della serie cult dell'anno... roba da dedicargli immediatamente la Cover Story della settimana, no?
Mi rispose qualcosa del tipo: "No, grazie. Ho già abbastanza buon materiale in attesa di pubblicazione" nei suoi soliti modi gentili, sia chiaro. Gli stessi per cui - negli anni che abbiamo lavorato insieme in redazione - non c'è mai stato nessuno scazzo tra noi.
I giorni seguenti ho tenuto d'occhio (sia per curiosità che per puntiglio) gli aggiornamenti di questo sito Nexta dedicato alla televisione. A livello di Cover Story (cioè il pezzo di maggiore importanza, accidenti!) uscirono - in ordine - cose del tipo: ultimissime su Loredana Lecciso, reportage in tempo reale dall'"Isola dei Famosi", intervista a Nina Soldano (?) di "Un posto al sole"... WOW che materiale!!! In effetti che cazzo se ne faceva Francesca di un'intervista a Benjamin McKenzie con tutta 'sta roba di primissima qualità?!?
Perchè mai rischiare di cambiare il livello standard del suo sito?
Metodo Nexta docet.
Io quell'intervista poi la pubblicai lo stesso, sulla versione cartacea di "35mm Magazine" (sulle pagine di "Zapping" dedicate alla tivvù).
Nei mesi successivi, con il successo di "The O.C." che non diminuiva, Televisione.it dedicò al serial decine di news, pezzi e articoli vari, nel tentativo - patetico! - di rincorrere le esclusive della concorrenza.
MAI un'intervista ad un solo dei protagonisti. Ma non sapevano nemmeno dove andarli a cercare, come raggiungerli...
mercoledì 10 settembre 2008
"E se è una femmina"...
... "si chiamerà Futura", diceva Lucio Dalla.
E invece si chiamerà GIULIA!!!
Dopo la morfologica, ci hanno detto con certezza che è una femmina.
E sta benissimo...
Quindi, più che Dalla, sono queste commoventi parole di Gianni Togni che - da due giorni a questa parte - non mi mollano mai:
"Ho soltanto un cuore e te lo do...
Ho una vita sola, prendila. Adesso è tua"...
Già letale la mia Giulia, come la strec[s3k]nina.
(eh eh eh, perdonatemi il facile gioco di parole)...
E invece si chiamerà GIULIA!!!
Dopo la morfologica, ci hanno detto con certezza che è una femmina.
E sta benissimo...
Quindi, più che Dalla, sono queste commoventi parole di Gianni Togni che - da due giorni a questa parte - non mi mollano mai:
"Ho soltanto un cuore e te lo do...
Ho una vita sola, prendila. Adesso è tua"...
Già letale la mia Giulia, come la strec[s3k]nina.
(eh eh eh, perdonatemi il facile gioco di parole)...
sabato 6 settembre 2008
Di Briatori e perplessità...
Sono molto perplesso.
Ho appena aggiornato la Classifica del Massacratore e - nonostante la dubbia ed improvvisa scalata di Flavio Briatore ed Elisabetta Gregoraci (da parte di crumiri, cialtroni o amici accondiscendenti/caritatevoli a cui avevo esternato le mie perplessità?) - ad un decina di giorni dalla chiusura della seconda sessione mi ritrovo sempre in testa una persona che NON HO VOGLIA di massacrare.
Per non dargli più importanza di quella che merita davvero... per non dare in pasto a certa gente (malevola ed avida di sangue) uno SCONTRO tra personaggi che solo loro immaginano rappresentativi di una competizione/rivalità che nemmeno esiste... e anche - più semplicemente - per non sparare sulla Croce Rossa!!!
• Che poi già me li immagino lì tutti belli in prima fila con il loro ipocrita perbenismo del cazzo quelli che: "Certo che Piccoli poteva pure evitare uno storia simile verso un autore che insomma beh si tutti sanno che"... e chi vuole intendere intenda, eh?
In altri tempi, avrei risolto la "scomoda" situazione chiedendo proprio a lui di scrivere la storia, a mo' di guest (dato che in fondo il suo lavoro è proprio scrivere); ma oggi come oggi - anche senza considerare che uno dei suoi editori gli ha dato il DIVIETO di pubblicare per il mio attuale editore - non avrebbe nemmeno più senso per altri mille motivi...
Quindi 'sta cosa mi sta dando sui nervi.
Come se fossi "intrappolato" in un meccanismo (la classifica con i commenti assolutamente aperti, liberi e non mediati) che io stesso ho creato. E che mi si sta quasi rivoltando contro.
Che palle.
Come la risolverò?
Mah...
Intanto voi, se vi va, continuate pure a votare...
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