giovedì 29 novembre 2007

Snobbin'


Stavo leggendo il nuovo numero di "XL", uscito stamattina.
C'è un bel pezzo di Roberto Saviano sul nuovo album dei Subsonica ("L'eclissi", che ho già, che recensirò a breve proprio qui) a cui è anche dedicata la copertina. Poi - sparsi qua è là, sia che si parli propriamente di loro, sia ad illustrare ALTRI pezzi - ci sono 'sti toys... che francamente ci hanno già rotto il cazzo, a furia di underground komix e mondiPOP!!!
Ed ecco che torno sul gruppo IUK.
Sul quale ho avuto già modo di dire la mia, esprimendo tutta la mia personale perplessità.
Anche dedicandogli 'sta cosa qui, in maniera divertente ;)

Dunque: stavolta parliamo della pagina della posta dei lettori (che su "XL" si chiama Feedback). Hanno scritto al magazine una serie di ragazzi/e infastiditi dall'atteggiamento SNOB degli autori IUK nel loro modo di trattare l'hip hop sul numero precedente, nello "specialino" a fumetti ad esso dedicato.
Definendolo snob, superficiale, se non addirittura un po' stupido.
Alcuni di loro glielo dicono con molta semplicità (come può farlo un pischello di 17 anni), altri tirando in ballo le parole di Pasolini, quando - dopo gli scontri a Valle Giulia - si schierò dalla parte dei poliziotti/proletari piuttosto che da quella degli studenti/borghesi.

Bene. Di fronte alle legittime argomentazioni di questi lettori, andatevi a leggere - se vi va - le risposte degli IUK (Staffa, Baronciani, Ratigher, Squaz e Vecchiato con 5 singole risposte individuali): spocchiose, piccate, saccenti, fastidiosamente sarcastiche... come dire che - se fosse possibile - sono stati ancora più snob dei loro stessi fumetti!!! Che schifo.
La didascalia sotto alla loro foto (tratta da quel ridicolo servizio fotografico da posers dello scorso numero) dice: "Osservateli bene, davvero vi sembrano snob?"
SI.

• A proposito del nuovo numero di "XL": sono d'accordo con Christian Zingales sul nuovo album di Kylie Minogue. Insomma, premesso che io la Minogue la stimo e la ammiro (si, si: stima e ammirazione... e quanto è gnocca? Mmmh) ha ragione quando dice che - nella collaudata commistione tra pop ed elettronica - questo nuovo disco "X" è molto più DEBOLE dei precedenti "Fever" e "Body Language". Oh, sia chiaro: resta inteso che Kylie, dall'alto dei suoi splendidi 39 anni, batte comunque mille a uno analoghi esperimenti pop/elettronici alla Britney Spears, oramai patetica ombra/parodia di se stessa!!!

martedì 27 novembre 2007

La "mia" Madrid.


Così come l'ho vista io.
Poi - è ovvio (come dicevo l'altra volta per Parigi) - ognuno ha il suo modo di vederla e di raccontarla.

• Se vuoi, clicca sull'immagine per ingrandirla.

• Al Prado, in mezzo ad una miriade di Velàzquez e Goya, c'è UN SOLO Caravaggio ("Davide vince Golia", vedi sotto) che se ne sta lì solo soletto... bah, secondo me starebbe meglio nel soggiorno di casa mia!!!

venerdì 23 novembre 2007

¡¡¡Madrid, olè!!!


Stacco la spina per qualche giorno.
Siamo in sei, i magnifici sei (se fossimo stati in quattro, eravamo fantastici).
E si va in Spagna, che ci piace tanto.
Non si torna a Barcellona nè a Velencia.
Stavolta è Madrid. Che non l'ho mai vista, che non ci sono mai stato, che tutti quelli che ci sono già stati (a cominciare da Michele, che è uno dei sei) mi dicono essere bellissima.
Ci si risente martedi prossimo.
Nel frattempo io me la girerò tutta in lungo e in largo, senza risparmiarmi. E finalmente, tra le molte cose che già so di voler vedere, andrò anche a visitare il Prado :)
Buon proseguimento...

P.S. = Non c'entra una cippa, ma ne approfitto per avvertirvi che è stato fatto un primo "aggiornamento" al blog della Classifica del Massacratore... fateci un salto :)

mercoledì 21 novembre 2007

Delle colpe, del rispetto.


Fine del mystic moment. Del nonsense.
Sono molto serio.
E' quasi un anno che esiste il mio blog (nato ufficialmente il 16 dicembre 2006) e questo anno - per quanto mi riguarda - è stata una bella prova "sul campo" di comunicazione. Molto diretta, senza mediazioni. Assai diversa da precedenti esperienze con la rete, come la direzione editoriale di due testate web per conto della Nexta Media. In quel caso si trattava di giornalismo puro, di informazione e attualità, di produzione di contenuti editoriali e soprattutto del coordinamento e la supervisione di uno staff redazionale.
Il blog è diverso. Il blog sei tu, in prima persona, che ti metti in gioco. Con la tua faccia. Sei tu che - nel bene e nel male - da una parte spari, dall'altra esponi il fianco (soprattutto nel meccanismo dei commenti "liberi" da parte di CHIUNQUE). Ma tant'è.

Ci sono diverse cosucce che ho imparato.
Ho fatto molti sbagli negli scorsi anni. Veri e propri ERRORI di approccio e di comunicazione.
Prendetelo come una sorta di "Mea Culpa".
Ho detto e fatto cose che avrei potuto evitare di dire o di fare. Mi sono lasciato sedurre dalla mia stessa capacità di scrittura, convinto che con la mia dialettica avrei potuto affermare/sostenere/dibattere qualsiasi questione. E quanto non è vero, ahimè!!!
La rete ha meccanismi perversi, ha MODI e TEMPI tutti suoi. Ha una diversa percezione dei toni, delle sfumature, delle punteggiature, delle battute, dell'ironia. Trasforma tutto. Crea equivoci, malintesi, imbarazzi. E anche zuffe.
Bisogna imparare ad usarla. Giorno dopo giorno. Con la pratica.
Quindi Mea Culpa. Faccio un passo indietro. Ricomincio da uno. E cambio registro.
Nel tentativo di essere più pacato, più paziente.
Nello SFORZO di essere meno polemico.

C'è però un'altra cosa che ho imparato da questo gioco.
E cioè il RISPETTO per i frequentatori/lettori altrui.
Anche in questo caso è un errore in cui io stesso sono cascato, diverso tempo fa.
Andando in casa di altri (sui forum dell'Elite, di Comicus, nei blog di amici/conoscenti/colleghi) e finendo - senza volerlo - ad offendere i LORO lettori, magari per dare più forza alle mie ragioni. O tesi. O solo ipotesi. Li ho definiti "nerds" e "coorti applaudenti", quando non addirittura "leccaculo". E ho sbagliato.
Perchè è OVVIO, si... è NORMALE, che ogni persona (tantopiù quando è un autore, quindi un individuo che - per sua stessa natura professionale - ha un pubblico) abbia le proprie cerchie interne, i propri frequentatori abituali, i propri estimatori, qualche amico personale.
Se frequentate quotidianamente certi blog, vi accorgete che - a parte i commenti occasionali di chi passa, numerosi o meno che siano - esiste un numero di "commentatori" abituali. Che spesso e volentieri caldeggiano idee e metodi dell'autore del blog (il che è anche abbatsanza logico, perchè altrimenti non frequenterebbero così assiduamente quel lido). E vanno rispettati.
Come loro lettori, come loro amici, come singoli individui.

Ammettere, come primo passo del nostro cambiare.
Imparare, come primo passo del nostro migliorare.
Nell'augurio che certi cambi di registro (che - aldilà di tutto - sto comunque per applicare seriamente) non avvengano solo a senso unico.

martedì 20 novembre 2007

Outlawz.


Perchè siamo dei fuorilegge.
Ma per essere veri fuorilegge,
bisogna essere persone oneste.

venerdì 16 novembre 2007

Giuda.


"Signore sono Giuda il tuo vecchio amico
parlo dall'inferno non dal paradiso
scusa se disturbo... se ti cerco ancora
io ti sto aspettando oggi come allora.
Ero solo un uomo ora un uomo solo
e mi grido dentro tutto il mio dolore
l'ho pagata cara la mia presunzione
io volevo solo essere il migliore.
Ora sono qui ultimo tra gli uomini
a portare ancora tutte le spine della tua corona
perdonando me liberi anche te
dalla solitudine.
Ora devo andare nel buco nero spaziotemporale
nella certezza della dannazione
nel buio freddo dell'umiliazione
che sarà di me... che sarà di te
dimmi mio Signore
l'ho pagata cara la mia presunzione
io volevo solo essere il migliore."

giovedì 15 novembre 2007

Letture/opinioni after Lucca.


Tornato da Lucca Comics, mi sono letto parecchie cose. Non ancora tutte, ma parecchie.
In ambito majors (si può dire nei fumetti?), alla Panini ho preso solo il 100% Marvel dedicato ad "X-23" (la clone di Wolverine) che - senza alcuna pretesa - mi è piaciuto, sia nella trama avvincente di Craig Kyle & Christ Yost che nei bei disegni di Mike Choi.
In ambito Planeta DeAgostini, mi sono preso l'absolute edition di "Arkham Asylum" (che devo ancora rileggere, in verità) e il primo TP di "DMZ", che raccoglie i primi 5 episodi della serie Vertigo di Brian Wood (col quale ho avuto anche modo di chicchierare un po' durante la fiera) e Riccardo Burchielli.

Non è vero. Sto mentendo. "DMZ" l'ho preso da Forbidden Planet qui a Roma, visto che a Lucca la Alastor lo aveva esaurito, e visto che il caro Riccardone non me l'ha più dato (a proposito: ormai l'ho comprato, quindi considerati LIBERO da ogni "debito"... anche se - per quanto mi riguarda - io le mie scommesse le pago sempre!!!).
Gran bel cazzo di fumetto. L'ho divorato pagina dopo pagina. Una New York così non s'era mai vista, nemmeno nel famoso film di Carpenter in cui Manhattan invece che una zona demilitarizzata era un'unica grande isola/carcere. Ad ogni modo: davvero notevole. Da continuare a seguire.

Mi sono letto il primo albo di "Milano Criminale - La città esige vendetta" delle Edizioni BD (grazie Diego! Avrei aspettato l'uscita del TP completo, ma grazie lo stesso!). Sono rimasto molto colpito dai disegni di Giuseppe Ferrario, che - beata ignoranza mia! - io nemmeno conoscevo. Molto molto bravo, anche se sono curioso di sentire altri pareri riguardo il costante uso di fotografie "fuse" alle sue belle tavole a colori.
Su Cajelli che dire? Tra tutti noi (si, uso un plurale di appartenenza, anche perchè "Milano Criminale" nasceva in Factory) è quello che ho sempre ritenuto LO scrittore, uno che bada poco all'APPARENZA in favore della SOSTANZA. Uno da poco fumo e molto arrosto. You know what I mean, man?
Gran bella confezione, tra l'altro. Nella copertina, nella grafica... e nell'ODORE della carta, da impazzirci!!!
Restando in casa BD, ho letto anche "Battaglia - Le guerre di Pietro" (grazie Leo!). Cosa dire anche qui? Il volume vale l'acquisto anche fosse solo per i disegni di Leomacs. A livello di storie... beh, "Vota Antonio" sarà la terza o la quarta volta che viene riproposta (nasceva anche lei in Factory) e su "Caporetto" preferisco non esprimermi, così come non mi sono espresso - in tempi non sospetti - nemmeno per "Fuori tempo massimo". A buon intenditore poche parole.

Poi mi sono letto quasi tutto "Nixon" (grazie Alessio!) la bella rivista sperimentale ideata e diretta dal caro amicone Akab (che tra l'altro nemmeno so quanto costa). Spinto dalla curiosità e anche dal fatto che DENTRO ci sono comunque diversi autori che mi piacciono, come my homeboy Ottokin, lo stesso Alessio D'Uva, il sempre più bravo Alberto Ponticelli o Mastro Pagliaro.
Proprio Ponticelli nel suo blog, a proposito di questo progetto, diceva: "Chiunque amasse il fumetto dovrebbe guardarsi "Nixon", perchè c’è tanta sincerità e zero paraculate. E' piena di stimoli, capite? E' una parola rara nel fumetto, merce rara in tanto fumetto: vuol dire idee, ispirazione, ricerca. E il talento è presente in dosi massicce"... ma io l'ho letto "quasi tutto" e NON tutto perchè dopo un po' avevo un gran mal di testa. Roba da mediocri, lo so. Ma d'altronde che ci posso fare? Non tutti sono chiamati a salvare il mondo (e nemmeno la cheerleader!!!). Un lavoro ambizioso, qualitativamente assai elevato, eccessivamente incasinato, a tratti insensato. Ma vale la pena. Anche per l'ottima confezione (formato e stampa).

Passo poi a due albi presi allo stand Comicus/DTE: il primo è "Gizmo" di Andrea "Eightball" Gadaldi, davvero niente male (anche se in rete avevi postato solo le tavole migliori, vero furbacchione?); il secondo è "Comicus Magazine" n°1, finalmente anche su carta. Sicuramente da migliorare nei contenuti e nella grafica interna (che non rispecchia del tutto la validità della copertina) ma - per essere il primo numero - i ragazzi meritano solo complimenti. E avranno tutto il tempo per aggiustare il tiro.

Dal mio stesso stand, mi sono preso il primo volume del "Nexus" di Mike Baron & Steve Rude (grazie Bot!), e "Pounded" di Brian Wood & Steve Rolston (grazie Ale e Lorenzo!).
"Nexus" (che non ho mai letto in lingua originale) me lo ricordavo dai tempi di "Hyperion", e già allora mi aveva colpito molto. Rileggerlo oggi è un piacere. E' un fumetto ancora molto attuale nei contenuti, anche se - è ovvio - questi Archivi accusano un po' il passare degli anni, sia nel "metodo" di disegno che in quello dei dialoghi.
"Pounded" (che è una commedia) è molto carino. Non raggiunge certo il valore di "Demo" (che era drammatico) ma si legge tutto d'un fiato; la sensazione generale è di leggera superficialità, nonostante sia comunque divertente. Forse Wood poteva sviluppare maggiormente i dialoghi e l'interazione tra i personaggi, su un soggetto di stampo sentimantale/giovanile che aveva tutte le carte in regola per avvincere. La città "provinciale" rispetto a New York, la scena punk del luogo "dominata" dallo stronzetto alternativo leader di una band in realtà figlio di papà con attico e SUV, la studentella innamorata/tradita che va via, diventa figa, poi torna e si vuole vendicare... si, insomma: con lo stesso soggetto, quelli di "The O.C." ci avrebbero tirato avanti per 3 stagioni, non per 72 pagine!!! Ma sia chiaro, vale comunque l'acquisto ;)

Bene. Ho ancora diverse altre cosucce da leggere...
Magari dedicherò una seconda parte a questo post.

Forse.

mercoledì 14 novembre 2007

Alicia Keys: "As I am" (J Records/Sony/Bmg).


Accomodetevi pure, signore e signorine, anche se vi chiamate Beyoncè, Ashanti, Brandy o Rihanna. L'R&B è morto. Quantomeno quello omologato che intendete voi. Alicia Keys - ora - è ad un altro livello. E vi manda tutte a casa!!!
A soli 27 anni, può sedersi accanto a Mary J. Blige o Erykah Badu.
E può considerare già suo il trono del nu-soul.

Che spinga sui pedali del suo pianoforte, o che tocchi leggera i tasti più bassi. Che esploda con tutta la potenza della sua voce, o che sussurri roca una strofa. Alicia è (super)naturale, è credibile, è convincente. E' tanto poliedrica quanto sorprendente. Chiunque abbia avuto la fortuna di vederla suonare e cantare dal vivo, sa bene di cosa parlo.
"As I am" è SOLO il suo terzo album (escludendo il live "Unplugged") e ci consegna un grande talento. Puro, indiscutibile, già dal titolo: così come è! La Keys scrive la sua musica, la interpreta e - se non bastasse - stavolta si produce tutto il disco, con una manciata di poche e fidate collaborazioni, tra le quali Linda Perry (la ex Four Non Blondes che abbiamo già trovato come autrice dietro agli ultimi lavori di Pink, Christina Aguilera, Courtney Love e Gwen Stefani), Jeff Robinson e Kerry "Krucial" Brothers.

Le emozioni cominciano subito, già dalla possente intro di piano. Non è un caso che con i tasti del suo magico strumento la cantautrice di Harlem riesca a fondere con abilità ogni genere musicale legato alla sua formazione, dal soul alla musica classica, dal jazz all'hip hop.
Il primo singolo "No one" (già in heavy rotation da diverse settimane in ogni network radiofonico) riassume bene l'identità dell'intero album, non solo nelle secche batterie allineate allo spartito del pianoforte, ma anche nei lievi "graffi" di disturbo in sottofondo, che ci riportano - in termini di sapore - ai cari vecchi vinili. Veramente straordinarie "Superwoman" (ecco subito la Perry!), "Lesson learned" in coppia con John Mayer, "Where do we go from here" e "Tell you something". Ma rimane comunque difficile selezionare alcuni brani piuttosto che altri, data la qualità assoluta di TUTTO il lavoro (composto da 14 tracce).
Il suono del soul più fresco e moderno (nell'uso delle parti elettroniche, nelle programmazioni, negli arrangiamenti) si lega alle suggestioni della migliore musica nera degli anni '60 e '70 (nella scrittura, negli strumenti, nel retaggio emozionale); Alicia Keys - se qualcuno aveva ancora dei dubbi - si conferma come una vera grande artista di caratura mondiale.

lunedì 12 novembre 2007

...


Muore un ragazzo di 28 anni sull'autostrada A1.
Muore ucciso da un colpo di pistola, non per una strage del sabato sera.
Muore ucciso dal colpo sparato da un agente di polizia.
Muore un dj romano, un tifoso della SS Lazio, non un ultrà.
Parata di giustificazioni, di imbarazzo, di coperture.
Esplodono le reazioni.
Esplodono le curve.
Esplode il dolore di parenti e amici.
Esplode la rabbia cieca degli ultras, quella insensata, che non vuole sentire ragioni.
Esplode la violenza a Roma.

In una sola domenica, è successo qualcosa di enormemente grave.
Se non facesse tutto così schifo, sarebbe tristissimo.
Perchè è morto un ragazzo di 28 anni sull'autostrada A1, ucciso da un colpo di pistola. Gabriele Sandri a.k.a. Gabbo Dj.

giovedì 8 novembre 2007

Di palo in frasca...


Poco prima di Lucca, mi erano arrivati due nuovi album: "Brave" (Sony/Bmg) di Jennifer Lopez e "Uno" (Universal) di Raiz. Che dire? Io la Lopez l'ho "giustificata" fino a che fosse possibile, inventandomi i draghi, arrampicandomi sugli specchi della dialettica, spiccando voli pindarici nella scrittura quantomeno verosimile di una recensione (se vi va, potete leggere voi stessi i miei pezzi sui suoi due ultimi album, che erano "Rebirth" del 2005 e "This is me, then" del 2002, se non consideriamo l'album in spagnolo uscito qualche mese fa, passato praticamente inosservato in ogni altro mercato che non fosse quello latino). Ma questa volta è IMBARAZZANTE.
Non c'è più nemmeno la minima traccia di R&B, quelle a cui potevo ancora aggrapparmi per parlarne su BLACKmag. E' pop/dance allo stato puro. Magari i suoi singoli in discoteca (o nelle palestre) spaccheranno, non so. Di certo il mio lettore CD difficilmente lo rivedrà. Non rientra più tra la roba di cui mi occupo io. Amen.

Per contro, il nuovo album solista di Raiz è davvero molto molto bello. Abbandonati (in)certi tentativi di canzone all'italiana del precedente "Wop" (Universal, 2004), si torna al profondo dub, al reggae e all'elettronica fusi con il dialetto e la tradizione napolatana. Come piace a noi.
Piacevole poi vedere che nei remix allegati alla confezione con un secondo CD, alcuni portano la firma di Boosta dei Subsonica, Max Brigante, Zion Train ma soprattutto degli stessi Almamegretta (su "Never forget U", non a caso proprio il pezzo dedicato al loro amico scomparso Stefano Facchinelli a.k.a. D.Rad, the dub-maker), che - sul presupposto di un bel rapporto ancora in corso - ci fa ben sperare in una prossima reunion del gruppo partenopeo. Come piace a noi.

Saltando di palo in frasca.
Tornato da Lucca, mi son letto per bene il nuovo numero di "XL" di Repubblica, che - guarda caso - è stato oggetto delle attenzioni del mio Massacratore (lo trovate QUI) proprio nell'albo che stavamo presentando in fiera. Io "XL" lo leggo ogni mese. Come un botto di altre riviste (di musica, cinema, attualità, etc.) che escono in edicola ogni settimana e/o mese.
Ma ora, davvero, 'sta storia degli IUK sta diventando RIDICOLA.
Un intero servizio fotografico, come fossero delle popstar, in cui in pratica si auto-intervistano, tutti "in posa" (quindi posers?) ad annunciare la RIVOLUZIONE del fumetto italiano!!!
La banda dei fumettiisti underground targati Gruppo Editoriale L'Espresso contro il segno/disegno commerciale, contro l'editoria convenzionale, contro i rappers al M.E.I., contro il mercato, contro l'Italia intera, a lanciare pupazzetti in vinile contro i nerds invece che sanpietrini contro la polizia. Venceremos adelante...
Cioè... ma ci credono veramente?
Ripijateve.

martedì 6 novembre 2007

Va tutto bene.


Ho passato il fine settimana in una bella cittadina toscana, dove credo fosse in corso una fiera di cartoni animati o roba del genere.
Al mio PRIMO MINUTO in questa fiera, quando ancora stavo ritirando il mio pass, ho sistemato - in modo discutibile - una questione che stava diventando parecchio fastidiosa (anche per mia moglie) e che, insomma, andava sistemata.
Dopodichè non mi ha dato più pensieri.
Mezz'ora dopo stavo mangiando pizza e bevendo birra.

Quella stessa sera cenavo da "Giulio in Pelleria": accidenti, era dal '98 che non ci cenavo più, son proprio contento.
Salumi, crostini toscani, minestre di farro di diverso tipo, pancetta al forno, abbondante ed ottimo vino rosso.
Dopodichè belli allegrotti invece che in piazza Ovale (che, non so per quale motivo, quest'anno era deserta!) si è stati in piazza San Martino a bere mojito... e - vi prego! - scusate se la mia presenza può aver "imbarazzato" qualcuno in qualche modo, mio malgrado.
Ma eravamo in piazza, all'aperto, in un luogo pubblico, c'era un botto di gente che continuava ad arrivare (compresa tutta la banda Bottero/Double Shot, per dire) con cui chiacchierare e cazzeggiare, e dunque non avevo motivo di andare altrove per bere, divertirmi e stare insieme a loro... no? ;)

La seconda cena invece l'ho fatta in un ristorante "nuovo", nel senso che esisteva già, ma l'hanno chiuso, rinnovato e riaperto solo una settimana fa. Si chiama "Pecora nera", si trova in piazza San Francesco n°1, e nel suo staff lavorano alcuni ragazzi/e disabili intellettivi. E' gestito dalla cooperativa sociale "Cose & Persone" e rappresenta il punto di arrivo di un progetto che ha coinvolto le istituzioni locali, a cui hanno partecipato alcuni ragazzi con sindrome di down, adesso impegnati ai fornelli e in sala.
Locale molto bello e ben curato, gestione quasi familiare, cucina molto buona, porzioni abbondanti, prezzi modici, atomosfera calda e amichevole.
Poi tutte le nostre signore a nanna (eh eh eh) e via a far le ore piccole alla festicciola fricchettona organizzata della Self Area!!!
Tanto per bersi insieme qualcosina...

E poi che altro?
Ah, si... avete presente quelle tensostrutture in metallo tela e plastica, suddivise nel loro interno da tanti pannelli e tavoli che delimitano aree di diversa misura che poi chiamano stand?
Bene. A piazza Napoleone, guarda caso proprio SOTTO al mio albergo, ce n'era una. E dentro c'era uno di questi stand dove ho passato parecchio tempo. Disegnando cose. Firmando cose. Chiacchierando e cazzeggiando pure lì. E rendendomi conto - quest'anno come non mai - che tutta la roba che presentavamo su quel lungo tavolo era davvero buona. Quasi inattaccabile, direi (anche la roba mia, e non solo perchè lo dico io)...
Ad ogni modo: grande Alessandro, grandi Alessio e Lorenzo, grande Simone a.k.a. il Firmatore (e grande pure Ed! anche se il suo stand era un altro), grande Mattia, grande Maurizio a.k.a. Manfro che - insieme al compare Bramucci - domenica pomeriggio ha regalato momenti di vero cabaret!!!
Grandi tutti. Anche pubblico e lettori.

Insomma... mi spiace davvero che Paoletto dica che stavolta non si è divertito come gli altri anni (troppi scazzi, troppe polemiche, e purtroppo è anche vero, solo che è probabile che io ci sia semplicemente più abituato) ma il punto è che io... se non s'era capito... beh, si... è che IO MI SONO DIVERTITO UNA CIFRA!!!
Dovunque sono andato, e con chiunque sono stato.

Ma, lo so bene, è anche vero che avevo un valido motivo in più.
Uno motivo che - da solo - ha più palle di tutti quei leoni là fuori!!!
Che mi cazzia se c'è da cazziarmi. Che dice la sua, anche se significa finire a litigare. Che mi riprende, se non pensa stia dicendo/facendo qualcosa in modo corretto. Ma che poi - comunque la mettiate - C'E'!!! Pronto a intervenire. A sostenere. A coprire le spalle. A schierarsi senza nessun secondo fine. E anche a far caciara insieme, come si presenta l'occasione.
Se penso al volo ai primi 9 amici/colleghi/ex-soci che posso avere nel mondo del fumetto, vedo solo figli unici o (al massimo) sorelle.
E mi dispiace, veramente, che non abbiano idea di cosa voglia dire avere UN FRATELLO al proprio fianco.

"Quando cresci insieme,
capita di essere crudele...
Va tutto bene
la strada divide, prendo la mia direzione...
Se scoppio questo è un ciao,
non è un addio,
se hai un fratello che ti vuole bene
quello sono io
"...


da "Va tutto bene" degli Assalti Frontali,
tratta dall'album "Banditi" (Bmg, 1999).