giovedì 30 ottobre 2008

Virgo.03


Oggi comincia Lucca Comics & Games 2008.
Oggi, quindi, fa il suo esordio il 6° numero della nuova serie del Massacratore, che viene presentato in anteprima alla celebre fiera toscana, per poi raggiungere le fumetterie di tutta Italia nelle settimane seguenti.
Viene presentato anche il terzo ed ultimo Volume del REMIX, che vedete sul lato destro, a cui avevo già dedicato un post apposito.

Tornando al Massa n°6 (se non s'era già chiaramente capito dalla copertina) in realtà è un episodio interamente dedicato alla sua ex-compagna, cioè VIRGO. Quel numero "03" fa riferimento i primi due albi "a solo" della bella assistente sociale, che realizzai una decade fa contemporaneamente alla prima serie del nostro Liskone (e che andarono esauriti sia in prima tiratura che in ristampa). Ad ogni modo, il secondo di quei due speciali è datato 1998, quindi erano dieci anni che non disegnavo più una storia di Virgo, che roba!!! ;)

Non si preoccupi la fazione hardcore del Massa, che lo troverà comunque all'interno dell'albo - più ironico e disincantato che mai - nel massacro al Rrobe nazionale decretato dalla Classifica (che anche se quello lì ha cambiato look - come fa regolarmente prima di ogni importante appuntamento mondano del fumetto, studiandoselo a tavolino - vedrete che, nella sostanza, sarà assai facile da riconoscere!!!).

Completano il numero la strip del Mangiatore di Paolo "Ottokin" Campana e la prima parte (di due) della notevole "Storia d'amore senza Dylan Dog" scritta da Alessio Danesi e disegnata da Michele Duch (ehi, che forza: Alessio e Michele, come gli altri due leggendari Piccoli brothaz)...

Io sarà presente allo stand della Bottero Edizioni sabato 1 e domenica 2. Ci vediamo lì, allora.
Lucca, arrivoooooooo...



• Post Scriptum tematico •
"RADIO TAXI, BUONGIORNO!!!"
Servizio navetta Roma-Lucca A/R.


Visto che ultimamente mi capita sempre più spesso di essere utilizzato come un servizio taxi, allora ecco che colgo subito la palla al balzo: posti limitatissimi, costa meno di un treno, di un aereo o di un pieno della propria automobile!!! Se la vostra intenzione era andare a Lucca Comics proprio sabato e domenica ma ancora non sapevate bene come organizzarvi, approfittatene!!!
Sabato mattina: pick-up ore 7:00 capolinea Metro A stazione Anagnina, arrivo previsto ore 10:30 circa Lucca stazione FFSS. Rientro domenica sera, con partenza nel tardo pomeriggio.
Costo A/R € 20,00* prima consumazione inclusa (un caffè in Autogrill zona Montepulciano).
Prenotazioni tramite cellulare (per chi ce l'ha) e/o tramite info@liskaprod.it
n.b. autovettura per fumatori.

* la direzione si riserva il diritto di selezione all'ingresso (prima di salire in macchina). Eh eh eh...

Ora - anche stavolta - pensate che stia scherzando o che invece sia assolutamente serio?
Suppongo che qualcuno di voi lo saprà prestissimo... ;)

sabato 25 ottobre 2008

Cinecittà è vicina.



Non solo in senso urbanistico, che se "calcolo il percorso" con Tuttocitta.it mi dice che sono 2,3 km. in totale, dal portone di casa mia all'ingresso degli studios. Che poi, forse, una volta questo era il luogo del grande cinema, quello magico e felliniano che Manara descrive attraverso il suo personalissimo Mastroianni. Ora è più che altro un grosso centro di produzione televisiva, peraltro di bassa lega: la casa del "Grande Fratello", la scuola di "Amici", i casting per Veline Letterine Stronzoline e via dicendo. Questa è Cinecittà, oggi.

Quando vado al centro commerciale "Cinecittà Due", affacciato di fronte agli studi veri e propri, dall'altro lato di via Vincenzo Lamaro - e solitamente ci vado per il suo comodo Ufficio Postale o per fare spesa alla GS (prima anche per l'edicola, ma da un mese a 'sta parte me ne hanno finalmente aperta una sotto casa!) - se prendo un caffè al bar capita spesso che incrocio gente con un pass o un cartellino adesivo attaccato sul petto: "selezione Grande Fratello 9", Mario Bianchi, n°5.785. Bori del più infimo livello venuti qui tanto da Tor Bella Monaca quanto da Napoli, fuori di testa eccessivamente colorati che si credono alternativi, fighe finte di una volgarità indicibile, cubiste/shampiste che si specchiano sulle vetrine dei negozi e - convinte - si vedono come modelle. Una pena infinita. O ancora, Garrison e Yurman (presunti docenti della scuola della De Filippi) che stanno comprando un paio di mutande nuove da "Intimissimi", e frotte di ragazzette con i jeans a vita bassa e qualche chilo di troppo che - esaltate e trasognanti - fanno decine di foto con i cellulalari. Cinecittà è vicina, è "a un passo dal sogno" come direbbero Chicco Sfondrini e Luca Zanforlin (e la Mondadori che investe pure sul sequel del loro romanzo, invece che pubblicare veri scrittori).

Va' da sè che l'intero circondario riflette di questa lucente (?) presenza.
Quartieri nati da pochissimo nelle zone limitrofe, da Cinecittà Est ad Osteria del Curato, da Via delle Capannelle fino a Lucrezia Romana. Strade e palazzi nuovi di zecca. Nuovi proprietari, nuove speculazioni, nuovi affitti. E un sottobosco numerosissimo di artisti e artistelli che gravitano intorno a Cinecittà, nella speranza che domani sarà il giorno della loro svolta, e intanto pagano l'affitto di case semi-ammobiliate.
Al primo piano della mia palazzina c'è un giovane regista che viene dal nord, che è "indipendente" come il festival cinematografico di Torino però nel frattempo campa con l'aiuto-regia di qualche programma televisivo. Divide l'appartamento con un via vai di musicisti, attrici, cantanti e quant'altro. Un ricambio continuo, da almeno due anni. Si da' un gran da fare, non c'è dubbio. La scorsa estate - girando il suo ultimo cortometraggio - ha avuto la bella idea di utilizzare la palazzina stessa come set per alcune scene del suo film, con tanto di notturne. Pianerottolo e scale come backstage e camerini: luci, piantane, grucce con i cambi, ragazze in reggiseno e mutandine, cavi elettrici (a spese del condominio?) e gran profusione di camere digitali...

Ogni mattina io vado al bar di Sergio, a due passi da qui, nella strada parallela alla mia. E' molto importante che il proprio bar di fiducia sia VICINO, perchè un caffè è la prima cosa in assoluto da prendere prima ancora di pronunciare la prima parola della giornata. E Cinecittà è vicina anche a lui, ovviamente. Ogni tanto entrano due stanghe bionde da un metro e ottanta l'una, vestite stilosissime di tutto punto, compresi mega-occhialoni da sole assai fashion. Parlano strano, forse vengono da qualche paese dell'est. Devono aver preso casa da queste parti, perchè le vediamo spesso, anche a fare spesa all'Eurospin. Già me le vedo in lizza a gareggiare nella prossima edizione di "Italia's Next Top Model"...

Ma è la categoria "ex ragazzi di Amici" quella che mi INTRIGA di più.
Quelli che la scuola l'hanno finita, che ne facevano parte una due o tre edizioni fa. Ma che hanno deciso di rimanere a Roma, possibilmente in zona Cinecittà, perche - sai - non si sa mai!
E me li immagino cominciare la propria giornata come me, al bar. E poi... boh, andare a qualche provino? A quache casting? A elemosinare una serata in discoteca o una presenza "a gettone" in qualche sabato pomeriggio all'Outlet di Valmontone? Oppure a corsi di dizione e recitazione? In sala prove? In palestra? In qualche studio fotografico? A parlare con il loro agente, se ne hanno uno? O invece a risalire su a casa sperando che suoni quel maledetto telefono? Non ne ho idea.
Io li incontro al bar e basta.

Da qualche settimana, entra una biondina davvero magra e davvero bella. Spesso la mattina ha un aspetto un po' SFATTO, ma - credetemi - è bella anche così.
Il primo giorno che l'ho vista ho pensato: "Oh, che graziosa fanciulla!" (non l'avevo formulata propriamente così, ma tant'è!). Poi quando è uscita, Sergio m'ha detto: "E' Samantha, quella che stava ad "Amici", quella che poi s'è fidanzata con Milo del Grande Fratello"... wow che coppia!!! Samantha chiii? Milo chiiiiiiiii?
Abita proprio sopra al bar, come dire nella palazzina alle spalle della mia.

Il caso vuole che la sera stessa, un noioso lunedi sera, la vedo su SKY mentre guardo "Come tu mi vuoi", un filmetto italiano con la Capotondi e Vaporidis. La biondina del bar, cioè Samantha, ha una piccola parte: è l'assistente (sexy) di un professore universitario (viscido). Dopodichè la sera stessa - incredibile! - la vedo di nuovo in un programma da seconda serata a presentare con Valeria Valeri il nuovo spettacolo teatrale "Portami tante rose" in scena al Brancaccio, una specie di musical prodotto da Costanzo con un bel po' di questi "ex ragazzi di Amici". Beh, ad ogni modo 'sta Samantha STA LAVORANDO, buon per lei. E mia cognata mi dice che - nella scuola in tivvù - era anche una delle più brave.
Comunque sia, scorrendo i titoli di coda vedo il suo cognome (che - se vi interessa - a questo punto ve lo trovate da soli) e il passo successivo su Google è roba di pochi secondi.
Perfetto: ha anche il suo bel MySpace. Potevamo dubitarne?
A fagiolo per postare un paio di sue foto qui sotto.
A fagiolo per sostenere la mia (assolutamente FUTILE) tesi: come esco di casa, Cinecittà è vicina...

martedì 21 ottobre 2008

John Legend: "Evolver".


Su tutto "Evolver" (Sony/Bmg) - il terzo album in studio di John Legend - aleggia la firma di quella vecchia volpe di Kanye West, suo fidato amico/produttore di sempre. Ma è la Leggenda (al secolo John Stephens, nato a Springfield nel 1978) che scrive musica e parole di tredici tracce su quindici. Tra gli altri autori che collaborano al disco, da segnalare comunque Pharrel Williams, Will.I.Am (dai Black Eyed Peas), Trevor Horn, Ne-Yo e Dave Tozer.

Già da diverso tempo le radio passano "Green light", il potente singolo di lancio con le rime sincopate di Andre 3000 degli Outkast. Rimanendo in ambito di featurings, oltre a quello dello stesso West in "It's over" c'è la bella e brava Brandy nella ritmata "Quickly", che forse in Italia - a livello di successo - non è mai andata oltre alla memorabile "The boy is mine" (hit mondiale, con Monica, del 1998) ma negli Stati Uniti è una vera e propria celebrità, sia come cantante R&B che come attrice (protagonista della sit-com "Moesha" e di diversi film), ma anche come volto di numerose campagne pubblicitarie, salotti televisivi e reality show. Altra presenza femminile (prevedibile) il duetto con Estelle nella reggaeggiante "No other love", già a tutti gli effetti pupilla di Kanye nel suo tormentone estivo "American boy". E ancora reggae in compagnia di Buju Banton in una delle due bonus tracks del CD, cioè "Can't be my lover" (la seconda è un remix di "It's over" ad opera di Teddy Riley).

In tema ballads (sulle quali John Legend è un vero maestro), molto suggestiva "If you're out there" che chiude l'album, una preghiera musicale in bilico tra la laicità di ritmi tribali e la spiritualità propria di un gospel; ma soprattutto da brivido "This time", struggente e tesissima, tanto nel pianoforte quanto negli archi. Una menzione tutta particolare - infine - alla splendida "I love, you love", che gira interamente su un campione tratto da "Tunnel of love" dei Dire Straits (per la precisione da un passaggio della lunga suite finale del pezzo, come dire la più PURA chitarra di Mark Knopfler) e che in questa veste assume vita propria, in modo straordinariamente delicato.

Il crooner originario dell'Ohio (ma cresciuto artisticamente a Philadelphia) nella ricerca del suo suono, nell'eleganza dei suoi testi, unisce come sempre la classicità del miglior soul alla sensualità dell'R&B, miscelando perfettamente tradizione e modernità, per una più che credibile tesi di musica nera contemporanea.

giovedì 16 ottobre 2008

48587 [cose serie].

• UPDATE •
E' fino al 22 ottobre: sei ancora in tempo per un sms!!!



La mia coscienza MI IMPONE anche quest'anno di segnalarvi la nuova campagna via sms di Emergency, che nell'autunno del 2007 fu per l'ospedale cardiochirurgico in Sudan e questa volta - invece - per un centro pediatrico in Darfur.
L'iniziativa, nei giorni scorsi, è stata puntualmente promossa in molte trasmissioni televesive e/o radiofoniche nazionali sia da Gino Strada che da sua moglie Teresa Sarti.
A chi discute sulla "promozione" stessa (e ce ne sono, si, ce ne sono) posso solo dire che operazioni del genere NECESSITANO di promozione, come fosse ossigeno, e che magari ne avessero di più... quindi poche chiacchiere, prendete il cellulare in mano e mandate QUESTO sms, piuttosto che star lì a buttar via soldi scaricando stupide suonerie telefoniche da quelle centinaia di spot che passano in tivvù!!!

Ad ogni modo, ecco il messaggio ufficiale...

LA NOSTRA IDEA DI PACE.
Invia un sms al 48587 e darai un contributo alla costruzione di un centro pediatrico che Emergency realizzaerà a Nyala, in Darfur.
Dal 3 al 22 ottobre puoi donare 1 Euro a Emergency se invii un sms dal tuo telefono personale, per i clienti Tim, Vodafone, Wind e 3, e 2 Euro se chiami da rete fissa Telecom Italia.

Per maggiori informazioni:
02.881881
Emergency.it


Bene.
Questo è quanto.
Confido in voi tutti, bloggers compresi ;)

• UPDATE •
E' fino al 22 ottobre: sei ancora in tempo per un sms!!!

martedì 14 ottobre 2008

Chupa, chupa...


Nonostante il mio [più volte] dichiarato orientamento politico, è molto raro che io scriva un post esplicitamente anti-berlusconiano qui sul blog. Mi ero addirittura ripromesso di non scrivere NIENTE contro il nostro Presidente del Consiglio per tutta la durata del suo Governo, come fossi in una fase di semplice "osservatore"... ma non ce la faccio davvero più, abbiate pietà!!!

Le immagini trasmesse ieri sera da tutti i telegiornali nazionali (e rilanciate questa mattina da tutta la stampa) con Berlusconi in visita a Washington per il Columbus Day che si prodiga in una serie infinita di effusioni con George W. Bush sono davvero insopportabili. Baci, abbracci, strette di mano, pacche sulle spalle e ancora baci. Ma finchè entrambi abbiamo voglia di esternare finalmente la loro gay attitude repressa per me non c'è alcun problema...
Mi fa invece incazzare che il "nostro" premier dica davanti alle telecamere di tutto il mondo una cosa come: "Un leader che la Storia definirà un grande, grandissimo Presidente!!!"... e che milioni di persone sulla Terra possano pensare che quella frase rappresenti più o meno l'opinione dell'Italia intera.

Mavaffanculo, Presidente del Consiglio!!!
Da che mi ricordi (e con la memoria torno indietro fino a Craxi) non s'era MAI visto un atto di zerbinaggio di tale proporzione: sei un leccaculo da fare schifo, Berlusconi... inginocchiato peggio di Monica Lewinsky davanti a Clinton!!!

Parla per te.
Che qui c'è mezza nazione che nemmeno t'ha votato.
Che Bush è stato uno dei peggiori Presidenti degli Stati Uniti dell'ultimo secolo, ed è qualcosa che ultimamente pensa anche la maggioranza degli stessi cittadini americani (che giudica "pessimo" l'ultimo governo, soprattutto in termini di politica estera)... ma te ne sei accorto o no, preso com'eri a scavare con la lingua tra le emorroidi di quel pazzo?

E poi - nell'ipocrisia generale e nel [falso] cinismo di chi si crede ancora "politicamente scorretto" - ci si chiede ancora perchè uno si auguri che alle prossime presidenziali vinca Obama...

lunedì 13 ottobre 2008

[già in fissa per] Wall•E


Non è nemmeno uscito nelle sale italiane e sono già in fissa per 'sto robottino "sollevatore terrestre di carichi di rifiuti", protagonista del nuovo film animato della Disney/Pixar...

Lo scorso sabato pomeriggio ero alla festa di compleanno del figlio di una coppia di nostri amici. Tra i duemilasettecentoventitrè regali che ha ricevuto (poveri bimbi italiani, vero?) uno zio gli ha regalato il giocattolo di Wall•E, quello a batterie che emette suoni, muove testa occhi braccia e cingoli, e che "ti segue" se lo chiami. Il festeggiato ci avrà giocato quel minuto e mezzo che generalmente dedica ad un giocattolo nuovo (riuscendo anche a rompere in tempo record il motorino dei cingoli) dopodichè lo ha lasciato lì sul pavimento, solo soletto... inutile aggiungere che alla fine c'ho giocato io, per un botto di tempo!!!
Non riuscivo proprio a vederlo messo da parte senza nessuno che se lo filasse più ;)

Il caso vuole che domenica pomeriggio sia finito dentro il Disney Store in centro.
A pochi giorni dal suo lancio al cinema (mi pare arrivi in sala venerdi prossimo) c'era un'intera parete vicino all'ingresso dedicata a Wall•E: giocattoli, gadget e ammenicoli vari, di tutte le forme e le dimensioni, tra cui la stessa versione con cui avevo giocato il giorno prima a casa dei nostri amici. Ma c'è anche quello che "suona" la sua musica o il vostro mp3-player, qualsiasi esso sia. C'è quello radiocomandato quasi a dimensioni reali (per i bambini ancora più ricchi e ancora più viziati). C'è quello che "interagisce" con EVE, cioè il robottino bianco ultramoderno co-protagonista del film. Ce n'è di ogni tipo, insomma. Tra cui uno che "si chiude" meccanicamente a forma di box, cioè quella specie di container quadrato sporco e sgangherato che poi è il corpo stesso di Wall•E. Completamente meccanico, senza nessuna parte elettronica a pile, senza nessun filo... si, si, il mio preferito!!!

Ora, che io non sia un grande appassionato di toys, action-figures, modellini o quant'altro lo avevo già detto in passato proprio qui sul blog (in un post dove ammettevo che gli UNICI due giocattoli che mi sono tenuto sono una vecchia Aquila tutta in metallo di "Spazio 1999" e la Match Patrol trasformabile di "Daitarn III").
La novità è che - con l'imminente arrivo di Giulia - ho una scusa più che buona per riempire casa di cazzatuole varie, quindi anche di giocattoli. Così se poi, guarda caso, spunta fuori quel bellissimo Wall•E meccanico... beh, io l'ho comprato per lei, per colorare un po' la sua cameretta. Mica per me, no?
Ehm...

P.S. (che non c'entra un'emerita cippa con Wall•E) = una GRANDE PERFORMANCE live - oltretutto gratuita - quella di John Legend sabato sera in piazza San Giovanni, qui a Roma!!! In arrivo a fine mese con il nuovo (terzo) album...

domenica 12 ottobre 2008

The Spirit.


Un fumetto che sto seguendo con molto piacere è questo "The Spirit" pubblicato dalla Panini Comics nella sua collana Collezione 100% Cult Comics, giunto al suo secondo volume (per 13 eurozzi l'uno), che raccoglie la serie mensile regolare della DC Comics su licenza del celebre personaggio di Will Eisner (presto sul grande schermo ad opera di Frank Miller).

Lo trovo divertente, elegante, sobrio e di gran stile. Trovo soprattutto Darwyn Cooke un vero maestro, perchè - anche nel renderlo più moderno - riesce a rispettare pienamente le atmosfere e le dinamiche dello Spirit originale, come fosse un grande atto d'amore verso lo stesso Eisner (ne è un esempio lampante l'episodio "Sand" che chiude il secondo volume).

Non so se qualsiasi altro autore sarebbe stato capace di una cosa del genere. Rinverdire i fasti di un'icona come Spirit è come ritrovarsi una gran bella patata bollente tra le mani, non è difficile da immaginare. E infaffi credo di capire che Cooke abbia lasciato la serie al dodicesimo numero: impossibile - per chiunque - mantenere certi standard qualitativi per sempre (sarebbe già difficile riuscirci a lungo termine). Dal prossimo volume, il terzo, vedremo quindi altri artisti* cimentarsi con il paladino blu di Central City. Ma riusciranno a mantenere anche loro il livello di Cooke? Mah... chi vivrà, vedrà!

* Una delle storie brevi contenute nell'episodio "summer special" (cioè il n°7 originale, composto da storie brevi di diversi autori) intitolata "Sincronia", scritta da Jimmy Palmiotti e disegnata da Jordi Bernet, è un vero gioiellino. Ma potrebbe essere anche questo un caso unico...

venerdì 10 ottobre 2008

Pop Porno.



Impazza su tutte le radio italiane (con mesi di ritardo rispetto al suo tam-tam in rete, come sempre) questo singolo del "misterioso" duo che si fa chiamare IL GENIO.
Da quelle (poche) notizie che trovo, leggo che si trattasi si Alessandra Contini (voce e basso) e Gianluca De Rubertis (voce e chitarra), e che esiste anche un album. Dovrei ascoltarlo per intero, prima di esprimere un giudizio completo. Per capire se "Pop porno" (comunque ipnotica) sia realmente un pezzo GENIALE (e potrebbe esserlo!) o solo la classica botta di culo di due cialtroni.

Di sicuro alla tipa del videoclip - che potrebbere essere quella Alessandra lì, ma anche no! - con quella camicetta bianca, quelle movenze, quella frangetta da milanese "perbene & porca", quegli sguardi da cerbiatta... beh, gli faremmo volentieri tanto male!!!
Born to be spankin', isn't? ;)

mercoledì 8 ottobre 2008

Royale Rockers.


Lo spacciano per il nono album in studio dei Casino Royale, questo "Royale Rockers: The Reggae Sessions" (V2 Records).
Ma non è vero.
E' una semplice invenzione pubblicitaria di "XL" di Repubblica, che - in esclusiva assoluta - lo allegava lo scorso mese alla modica cifra di € 12,90 in più (roba che qualsiasi altro album allegato ad un qualsiasi altro periodico costa al massimo € 9,90).

Ad ogni modo torniamo al disco.
Che in realtà e molto bello, sia chiaro.
Aldilà del fatto che seguo la band milanese sin dal loro primo "Soul of ska" del 1988 (che mi regalò - in vinile trasparente - l'amico semi-milanese Paolo Tixi) e che quindi mi piace collezionare TUTTI i loro dischi... aldilà di questo, insomma, "Rockers" si basa su un'idea dei Casino Royale nata dopo la loro esibizione al Rototom Sunsplash Festival di Osoppo della scorsa estate, quando - dal vivo - hanno riproposto molti dei loro pezzi più celebri in versione reggae/ska (tutto sommato, la loro radice originale). E la cosa ha funzionato parecchio, vista l'accoglienza e gli applausi ricevuti.
Allora perchè non farlo su disco?
Nell'intervista contenuta all'interno dello stesso numero del mensile, Alioscia - voce/frontman del collettivo - dice che "è un modo per farci ascoltare da una generazione che non ha avuto la possibilità di sentirci durante gli anni '90, cioè i ventenni di oggi che ai tempi erano troppo giovani, ma è anche un modo per riavvicinarci ai vecchi affezionati", come me.
Fino a qui tutto OK, mi sta bene.

Troviamo versioni rivedute & corrette di "Treno per Babilon" (dall'album "Dainamaita" del 1993), "Sempre più vicino", "Suona ancora", "Anno zero" e "Cose difficili" (da "Sempre più vicini" del 1995), "Là sopra qualcuno ti ama" e "Hi-Fi" (dallo splendido "CRX" del 1997), "Protect me", "Prova" e "Royale Sound" (da "Reale" del 2006, ovvero - notate bene - nove anni dopo il precedente disco!).
Bassi profondi, un suono dub moderno ed estremamente elettronico che però non dimentica di strizzare l'occhio tanto ai Clash quanto ai Madness. In alcuni episodi, inevitabilmente, si sente parecchio la mancanza della voce di Giuliano Palma, che faceva la differenza. Ma tant'è: Alioscia ce la mette tutta, e il suo modo di cantare è certamente congeniale a questi nuovi vestiti sonori. Di fatto, il CD è comunque una sorta di greatest hits remixato (avevano già fatto un "vero" best of nel 2002, chiudendo il loro contratto con la Universal) ed è per questo che dico che - secondo me - non è da considerare propriamente un nuovo album della loro discografia.
Come ogni altro greatest hits non manca il pezzo INEDITO, cioè "Cosmic Sound" feat. Mikey Dread.

La cosa che non ho trovato affatto trasparente - però - è la seguente...
Considerando che Radio Deejay fa parte del Gruppo Editoriale L'Espresso, era ovvio che pompasse di brutto il suddetto singolo inedito. Peccato però che la versione che passano per radio è un ulteriore remix di quel pezzo... talmente P.O.T.E.N.T.E da convincere all'acquisto anche uno come me!
Ma al primo ascolto del CD, mi rendo conto che quel singolo che trasmettono NON C'E'!!!
Non è stato inserito nel disco. C'è la versione "normale" ed inedita, d'accordo. Che però impallidisce di fronte al suono e alla potenza di quel remix (probabilmente realizzato appositamente, in esclusiva, per i passaggi su Deejay). E trovo che sarebbe stato molto più CORRETTO se i vari speaker/dj's della radio - mettendola su - avessero avvertito gli ascoltatori di una cosa del genere. Tutto qui.
Per il resto, è senza dubbio un must have per chiunque ami i Casino Royale, la loro musica, i loro cambiamenti, la loro eclettica creatività sonora.

lunedì 6 ottobre 2008

After "Romics".

[stranezze & stranimenti].


Sabato pomeriggio. Un salto a "Romics" prima di andare alla festa di Flavio.
Poco da dire sulla fiera vera e propria: pochi amici incontrati, poche novità presentate, un paio di stronzi, tanto caos (soprattutto cosplayer e puzza di sudore, perchè - è un dato di fatto appurato - la gente che frequenta abitualmente le fiere di fumetti NON SI LAVA!!!).
Ad un certo punto, inevitabilmente, arrivo davanti allo stand della Panini Comics, gremito di gente. Come sempre.
Io e Tere vorremmo dare almeno un rapido saluto a Francesco Meo. Come sempre.
• E tenete conto che la breve conversazione che segue non è avvenuta in un loro ufficio privato, ma pubblicamente, di fronte ad un bel po' di gente lì DAVANTI al loro stand...

Mi rivolgo ai ragazzi dello staff Panini: "Scusate, c'è Francesco?"
Uno di loro: "Francesco chi?"
Io: "Meo."
Sguardi veloci, tra loro: "No, non c'è."
Di nuovo io: "Magari lo trovo più tardi?"
Altri sguardi, tra il divertito e l'imbarazzato. Poi un altro mi risponde: "Non credo che lo troverai più."
Ancora io: "In che senso?"
E lui: "Nel senso che se n'è andato. Qualche giorno fa si è licenziato dalla Panini!!!"
Resto decisamente di stucco.
Stupito, si, ma ancor più incuriosito: cosa sarà mai successo?
E proprio alla vigilia del lancio del nuovo personaggio?

Già che sono lì, acquisto il secondo volume dello "Spirit" di Darwin Cooke e un paio di X-testate appena uscite, e - in automatico, insieme alla busta - loro ci infilano come omaggio uno straordinario porta-pass azzurro dei Fantastici Quattro (wow) e una copia del "Manuale di sopravvivenza", ovverosia uno spillato di sedici pagine promozionale all'imminente "David Murphy 911" del Rrobe nazionale.

Quella sera, tornato a casa mia dalla festa di Flavio (sulla tazza del bagno, mentre "evacuo" ogni residuo in eccesso dell'ottimo cibo preparato dalle abili mani di Simona) mi sfoglio quelle poche cosine prese a "Romics". Alchè do anche un'occhiata all'albetto regalatomi della Panini.
Dove il buon Meo, ovviamente, risulta ancora come SUPERVISORE di tutto il progetto.
Ma leggere la sua stessa post-fazione in fondo all'albo, quando scrive "io ho puntato tutte le mie carte e buona parte della mia reputazione su questa impresa"... beh, cazzo, fa davvero uno stranissimo effetto!!!

Ora, chi supervisiona i supervisori?

P.S. = A proposito, adesso in realtà devo occuparmi di quel paio di stronzi, ma non qui sul blog...

giovedì 2 ottobre 2008

Vertigo B/N.


Tre volumi in realtà molto diversi tra loro, se non li accomunasse il bianco/nero e il fatto che provengono tutti da mamma Vertigo (quindi in Italia da Planeta DeAgostini).
Se il primo dei tre - "Silverfish" di David Lapham (€ 12,95) - a mio modesto parere è un vero gioiellino, per contro "Pigrizia" e "American Splendor" (entrambi a € 11,95) sono... ehm, come dire? Ah, si: che due palle!!!

Sarà che certe graphic novel d'autore un po' pretenziose vogliono assolutamente farcele passare come "capolavori" del fumetto contemporaneo. Sarà che - proprio per questo - sembra quasi se se la tirino a priori. Boh... leggo cose come "personaggi vivaci e sensibili, splendidamente illustrato" (Booklist) o "emozioni a non finire e una narrazione complessa" (Publisher Weekly) per il libro di Gilbert Hernandez... e anche "stupendo come sempre, trasforma la quotidianità in uno spettacolo drammatico" (Entertainment Weekly) per quello di Harvey Pekar... ma il risultato finale per quanto mi riguarda resta lo stesso: leggendo questi due fumetti, sbadigliavo!!!

Sono sempre stato un Vertigodipendente. Acquisto a scatola chiusa QUALSIASI cosa venga pubblicata da questa costola "adulta" della DC Comics. Ma in effetti - come chiunque altro - anche la Vertigo qualche volta può prendere (o dare?) belle cantonate ;)