mercoledì 23 luglio 2008

This is the day, honey.

Batman: the Dark Knight

La sceneggiatura. Troppa carne al fuoco per un film troppo lungo, che - con uno script più snello - poteva durare almeno quaranta minuti di meno. La prima parte del film (con tutte le premesse e i personaggi piazzati sulla scacchiera) è ottima. Poi - mano a mano che si va avanti - la trama diventa caotica, crea articolazioni ed appendici inutili, senza nemmeno considerare qua e là dei veri e propri "buchi" tra le sequenze (probabilmente dovuti al montaggio). Anche l'eccessivo uso della tecnologia da parte di Batman riesce a concorrere alla confusione, in termini narrativi/visivi (per esempio tutta la sequenza in cui usa le lenti collegate alla mappatura 3D degli ambienti... creata con i cellulari della città?!?). Insomma: troppe "lungaggini"... Christopher Nolan poteva lasciare il Due Facce appena sfigurato in ospedale, dare al pubblico un primo chiaro input della sua personalità che si sdoppia alla Jekyll/Hyde, saltare un buon pezzo di film e magari tenerselo per il terzo capitolo!!! ;)

Gotham City. Nessuna guglia, nessun gargoyle, nessun vicolo tetro e bagnato. Totale assenza di qualsiasi architettura gotica. Ancor più che nel primo capitolo, sembra di stare in una New York qualsiasi (ma SENZA il fascino di New York). Se Tim Burton aveva fatto di Gotham uno degli elementi più belli e suggestivi dei suoi due Batman, Nolan "asciuga" ogni possibile iconografia di riferimento. Credo si tratti di una scelta ben precisa, per dare maggior "realismo" alla propria pellicola. Di fatto (e non solo per la città) questo Batman - pur trattandosi sempre di un comic-movie, quindi con l'ovvia sospensione dell'incredulità - è molto più SERIO e drammatico di qualsiasi altro film di supereroi (soprattutto di quelli sfarzosi e colorati della Marvel). La scelta di scenografie, locations, luci e colori - dunque - è volutamente urbana/metropolitana. Forse anche troppo. D'accordo che Batman è un detective, ma questo film non doveva mica essere un thriller gangsta-poliziesco, no?

Il doppiaggio. Benchè io ritenga Claudio Santamaria uno dei migliori attori della nuova generazione italiana, evidentemente come doppiatore non vale molto. O forse la responsabilità, in questi casi, è di chi cura la direzione del doppiaggio, dando indicazioni specifiche a chi doppia. Non saprei. Resta il fatto che la voce di Bruce Wayne/Batman è inascoltabile, soprattutto quando indossa i panni del Cavaliere Oscuro. Assai meglio, per contro, il bravo Adriano Giannini per Heath Ledger/Joker.

Ecco, il Joker. Poche parole: superlativo!!! Una grande prova di Heath Ledger che ci regala un Joker cattivo (e pazzo) come non mai. Anche nel trucco, che lo rende meno buffone e assai più inquietante (nonchè molto più "realistico", per tornare a quanto detto prima). C'è una scena in cui prende aria dal finestrino della macchina che è davvero straordinaria. Potrei sostenere che il suo Joker è MIGLIORE di quello di Jack Nicholson, ma è anche vero che sono passati quasi venti anni, ed è ovvio che - oggi - Ledger ne dia una versione più moderna, più in linea con la "cattiveria" rappresentata al cinema (o in TV) secondo un canone contemporaneo, sia a livello di linguaggio che di tecnica interpretativa. Comunque sia, regge da solo tutto il film e ogni sua possibile pecca.

Nonostante "Il Cavaliere Oscuro" prenda a prestito il proprio titolo da Frank Miller, la "scacchiera" di cui parlavo prima è assolutamente basata sul "Batman: the long Halloween" di Jeph Loeb e Tim Sale, che io ADORO; Batman, Gordon e Dent che stringono un'alleanza, triangolandosi per combattere il crimine, soprattutto la mafia di Gotham. "Io credo in Harvey Dent". Stessi rapporti, stesse dinamiche di base. La distruzione dei capitali della malavita capitanata da Sal Maroni, dopo Falcone. La scena in cui prende fuoco una montagna di dollari dentro ad un magazzino nei docks della zona portuale della città. Tante idee che erano dentro quel fumetto, addirittura il make-up (impressionante) di Due Facce, ricalcato proprio sulla visione che ne dava Sale. In poche parole: un aspetto davvero SFIZIOSO del film... ;)

Per concludere, anche se qualcuno inevitabilmente potrà dirvi il contrario, "Batman: Il Cavaliere Oscuro" è un gran bel film. Da vedere assolutamente, da gustare a pieno sul grande schermo (non aspettate il dvd... o meglio: aspettatelo per RI-vederlo!!!). Lungi da me utilizzare termini come CAPOLAVORO per questo genere di pellicole, ma per ora rimango dell'idea che questo nuovo corso cinematografico di Batman, cominciato con il "Begins", sia quanto di meglio possa offrire il cinema (con i suoi ovvii limiti, soprattutto in rapporto al media fumetto, ai suoi codici, al suo linguaggio) verso un personaggio che AMO da sempre.

3 commenti:

Thomas Magnum ha detto...

Yeah! Countdown a stasera...è dall'ultima inquadratura di Begins che lo aspetto!
E Bale ha pensato bene di fare una botta da matto per promuovere ancora di più il film (come se ce ne fosse bisogno...)

S3Keno ha detto...

Per fare prima, ho modificato il post senza cambiarlo, alchè avrei dovuto titolarlo "Yesterday was the day, honey"!!!
;)

Thomas Magnum ha detto...

Ci credi? Sto ancora metabolizzando la "botta" di ieri.
Pur sottoscrivendo buona parte di quello che dici sto aspettando che mi si formuli ben chiara l'opinione in testa...magari in giornata (anche perchè continuano a chiedermi "com'è?" "ti è piaciuto?" e ci rimangono male quando dico che ancora non lo so...)