martedì 15 luglio 2008

Life goes on.

Se diventare padre significa...

- "Vedrai, quando dovrai cominciare a lavorare"...
- "Vedrai, quando dovrai comprarti una macchina e mantenertela"...
- "Vedrai, quando andrai a vivere da solo"...
- "Vedrai, dopo che ti sarai sposato"...
- "Vedrai, quando avrai una casa e un mutuo"...
- "Vedrai, quando avrai dei figli"...


Bla bla bla...

... negli anni: genitori, fratelli maggiori, amici o conoscenti saccenti che non sanno farsi i cazzi loro. Tutti a dispensare dosi massicce di rassegnazione. Ad avvertirti che sarà dura. Che poi la vita spensierata te la scordi... tu che pensi solo a divertirti, che "non hai ancora messo la testa a posto" o stronzate simili. Loro che certe cose le sanno già, perchè ci sono arrivati prima, perchè le vivono. Quindi - a sentir loro - la tua è solo TEORIA, mentre la loro è PRATICA.
Si, beh, sarà pure "pratica", ma è TRISTE.

E' vero. Ci sono cose che ho fatto tardi, a cui sono semplicemente arrivato DOPO fratelli e/o amici. Ma poi le ho fatte, ci sono comunque arrivato. Magari con eccessiva calma (o pigrizia?). Quindi il punto non è QUANDO ci arrivi, ma COME te le vivi una volta che tocca a te.
E scusate se io cerco di vivermela bene, senza inutili pesantezze, senza lamentele, senza quell'aria da perenni sfigati che - dispensandoti consigli che assomigliano a minacce - sembra che vogliano vedere annichilito anche te, sembra davvero che non vedano l'ora di vederti sconfitto, con la loro stessa rassegnazione. Con quel costante atteggiamento da VITTIME che combattono le avversità del quotidiano vivere (e che due palle) ma che poi però - per contro - si sentono facilmente degli EROI: nel lavoro, nella famiglia, negli impegni.
Si sentono eroi nell'acquistare una casa.
Si sentono eroi nell'avere un figlio.
Non pensano che sia semplicemente qualcosa di NORMALE, qualcosa di NATURALE.

Mi sono sempre stati sul cazzo quelli che - nella loro condizione di genitori - assumono quell'insopportabile arietta di superiorità, come fosse un diritto acquisito, subito pronti a consigliare, a pontificare. Ricordo che un paio di anni fa, un certo attrezzo (e con "attrezzo" intendo "uno di quelli dei fumetti", senza star qui a fare nomi) argomentò un'intera polemica con il sottoscritto sulla base della sua condizione di padre, come qualcosa che - a priori - lo rendeva migliore di me. Il tono generale era del tipo "Ma tu che ne puoi sapere?" anche se si parlava di lavoro, di vecchi rapporti, di invidie e rancori, di qualsiasi altra cosa.
Solo perchè lui era già un papà.
Come se questo lo esentasse dall'essere un coglione.
Come se il solo raggiungere lo stato di padre ti renda moralmente superiore, e ti dia automaticamente diritto a poter dire cose del genere (cit.): "Il fatto che io sia sposato da ormai quasi cinque anni, che abbia un figlio, vorrebbe sicuramente dire che tu (A) non hai trovato nessuna che fosse interessata a te al punto da sposarti... (B) o sei impotente e sterile, o giri con un condom all'adamantio incollato sul pisello"...
... un vero filosofo, eh?

Ora, aldilà del fatto che suddetto attrezzo sia effettivamente un coglione (e che per una frase del genere - per certi versi anche molto pesante - meritava di esser preso a schiaffi proprio davanti alla sua bella famigliola) a me - guarda caso! - viene in mente solo una frase del buon vecchio Vasco, quando dice: "Credi che basti avere un figlio per essere un uomo e non un coniglio?".

Io alla fine so solo una cosa.
Più passano gli anni, più cresco, è più mi rendo conto che non esistono regole precise: è passione, è entusiasmo, è rabbia, è gioia, è dolore, è tenacia, è sacrificio, è esaltazione, è fatalità, è pura improvvisazione, è mille altri sentimenti, mille altre emozioni...
SI CHIAMA VITA.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo in pieno tutto.
Alla tua, Stè.

Andrea

Thomas Magnum ha detto...

"Word is bond. Bond is life".

S3Keno ha detto...

Curioso come questo mio post, piuttosto che "commenti" qui sul blog, mi stia facendo arrivare diverse mail private...
;)

Anonimo ha detto...

Vai, stè. amen.

Anonimo ha detto...

Sei un GRANDE, S3KENO!
O, come si dice qui, sei BùLO!

MANFRO

Unknown ha detto...

@Thomas Magnum: "Word is bond"? Usa Open Office! ;)