lunedì 26 luglio 2010

Pulse & Bionic.


Avrei voluto parlarvi di due album recentemente entrati nella S3Kenohouse, cioè "Pulse" di Toni Braxton e "Bionic" di Christina Aguilera. Avrei potuto dirvi quanto io ADORI la prima, da sempre, e di come - a 42 anni - abbia realizzato un disco semplice ed elegante, che però passerà inosservato. E di come la classe non è mai acqua, e ancora di come la stimi non solo artisticamente, ma anche come donna, nelle prove che la vita le ha posto, che lei ha sempre superato con una discrezione rara nello show business, senza urla, senza riflettori, senza conferenze stampa.
Avrei voluto scrivere di come l'ultimo album della Aguilera, nella sua svolta "elettronica", le abbia fatto fare ENORMI passi indietro come autrice e come performer. Proprio io, che - incurante di chi mi prendeva in giro per questa mia debolezza personale - ho sempre difeso ad oltranza questa "cantante pop" newyorchese (e non solo per lo spanking a cui la sottoporrei assai volentieri per intere giornate), la sua voce, la sua crescita artistica, le sue scelte stilistiche fino allo scorso "Back to basics" del 2006 (che secondo me era un grande disco, che superava il semplice R&B, sublimando la sua attitudine jazz/soul) e di come invece questa volta sia davvero INDIFENDIBILE…

Avrei voluto parlarvene a lungo.

Ma non mi va più.

;)

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